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Almeno 2.900 preti o altri membri della Chiesa francese sarebbero pedofili (un rapporto indipendente)

Pubblicato il 3 Ottobre, 2021

Que Dieu ait pitié de son âme, pietà da Dio per la loro anima. Sono stati individuati come pedofili almeno 2.900 preti o altri membri della Chiesa francese. Jean-Marc Sauvé, capo di una commissione d’inchiesta indipendente, ha spiegato a Le Journal du Dimanche il suo lavoro, che copre un arco temporale lunghissimo: esso riguarda l’operato di pedofili all’interno della Chiesa cattolica francese dal 1950.

Sono stati in tal modo scoperti tra i 2.900 e 3.200 preti o altri membri della chiesa, che sarebbero pedofili. Lo ha affermato Jean-Marc Sauve, che ha parlato di “una stima al ribasso”. Il rapporto sulla pedofilia sarà pubblicato il 5 ottobre. Una nota è stata consegnata a Papa Francesco, nel corso di una visita ad limina in Vaticano, da parte dei prelati francesi.
In una conferenza stampa a Roma, monsignor Eric de Moulins Beaufort, presidente della Conferenza episcopale francese ha dichiarato: “Ho detto al Papa quello che ho potuto”, e ancora: “gli ho lasciato una nota al riguardo in modo che potesse studiare. Mi è sembrato necessario farlo, è importante che sia avvertito”. Il documento ha la delicatezza di un terremoto e dato l’argomento non può restare inascoltato. “Il rapporto sarà severo. Siamo pronti a subire lo choc di questa gravità“, ha aggiunto il presidente dei vescovi francesi. Quante sono le vittime di abusi? Almeno 10.000, come ipotizzato a marzo da Sauvé, alla presentazione del primo rapporto intermedio dei lavori.

La Commissione sugli abusi sessuali nella Chiesa (Ciase) è stata istituita nel 2018, ad opera di un episcopato ed istituti religiosi: il motivo erano diversi scandali, riguardanti la Chiesa francese. Una piattaforma telefonica per denunciare gli abusi è stata attivata nel giugno 2019. Ha totalizzato 6.500 in circa 18 mesi, ma non si tratterebbe della totalità delle violenze. Secondo Sauvé, il dato relativo a diecimila vittime sarà rivisto al rialzo a lavori conclusi. Il 62% delle vittime sono uomini, l’80% ha più di 50 anni.

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