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altra chiusura nel Salento

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Altra chiusura nel Salento, sigilli per il Fico d’India di Torre Uluzzo

Pubblicato il 7 Agosto, 2020

Dopo il provvedimento che ha raggiunto la discoteca di Gallipoli nelle scorse ore, arriva un’altra chiusura nel Salento per un noto locale della movida estiva. Nell’ambito dei controlli sul corretto adempimento delle misure previste dal D.L. n.19/2020 e D.L. n.33 del 16 maggio 2020, voluta dal Questore di Lecce per verificare il rispetto delle norme finalizzate a ostacolare la diffusione del virus Covid-19, infatti, gli agenti in servizio presso il Commissariato di Polizia di Stato di Nardò, hanno sanzionato due locali situati sulla costa di rispettiva competenza. Uno è stato raggiunto da una sanzione lieve, l’altro, come detto, da una vera e propria chiusura. Il “Malegria” ed “Mayapan”, sito in Santa Caterina, in cui nel corso del controllo gli agenti hanno constatato la presenza, nell’area esterna, di circa 150 persone e, senza soluzione di continuità, nei pressi dell’ingresso in detta area, vi erano altre persone in attesa di entrare all’interno del locale e i tavolini, posti nell’area delimitata, non erano alla distanza prevista anti-Covid. Al “Fico d’India”, sito in Nardò – località Torre Uluzzo, gli agentihanno constatato più violazioni, sia per inosservanza delle misure anti-covid, che sulle licenze e autorizzazioni amministrative.In particolare è scattata quest’altra chiusura nel Salento per i seguenti motivi: la banchina stradale e parte della carreggiata nei pressi del locale, era occupata dalla presenza di numerose persone, sul muretto in pietra di recinzione del locale, dell’altezza di circa 80 cm. dal suolo, c’era tanta gente di cui alcuni in piedi intenti a ballare ed altri seduti.L’interno del locale si presentava completamente pieno di persone, tra l’area esterna e l’area interna al locale si potevano contare circa 1000 persone e l’accesso al locale si presentava libero, senza l’indicazione di entrata e uscita e privo di servizio adibito al contingentamento dei clienti. Per quanto riguarda la musica il volume percepito durante il sopralluogo era talmente alto e rimbombante che rendeva difficoltosa la comunicazione tra gli operatori. La licenza invece prevede piccoli trattenimenti o spettacoli senza ballo, complementari all’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e con un numero di partecipanti non superiori a 100. 

Altra chiusura nel Salento, provvedimento di 5 giorni per il Fico d’India

Sigilli al Fico d’India

I motivi di irregolarità che hanno portato a quest’altra chiusura nel Salento non finiscono qui. Si è constatato, inoltre, che dietro al bancone adibito alla somministrazione di bevande, c’erano tre uomini, tutti privi di protezione individuale (mascherina) contro il Covid-19, così come lo erano tutte le persone presenti all’interno del locale, intente a ballare. Gli agenti hanno eseguitodei rilievi fotografici su tutta l’area interessata all’assembramento sopra descritto e hanno contestatola violazione delle norme relative alle misure per contrastare e contenere il diffondersi del “virus Covid19”, in quanto non osservava la misura di cui all’art.1, lett. m del D.P.C.M. 11.06.2020, prorogato dal D.P.C.M. 17.07.2020, permettendo l’assembramento di massa di tutta la gente che si è ammassata presso il Fico d’India. In considerazione della portata della violazione commessa e della gravità evidente, nonché, valutato l’alto rischio di reiterazione della condotta antigiuridica nella gestione dell’esercizio pubblico esaminato, si è così disposta quest’altra chiusura nel Salento, in questo caso provvisoria dell’attività per la durata di 5 giorni a decorrere dalla data di notifica della contestazione (06.08.2020) ex art.4, comma 4, d.l. n.19/2020. C’è inoltre da precisare che il Fico d’India, negli anni, è stato teatro di numerosi eventi delittuosi (risse – spaccio di sostanze stupefacenti – frequentazione abituale di soggetti con precedenti penali). Nell’agosto 2019, in seguito ad un’operazione di Polizia, sono stati tratti in arresto cinque soggetti tutti di Nardò perché si erano resi responsabili tra loro del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, attività illecita che avveniva sia all’interno che all’esterno del fico d’India stesso; e nel settembre 2019, è stato applicato allo stesso locale la sospensione, ex art. 100 TULPS, per 25 giorni con provvedimento del Questore di Lecce.

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