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Soumahoro

Ancora accuse a Soumahoro dai soci della Lega Braccianti: “Dai conti delle donazioni mancano 200mila euro ”

Ancora accuse contro il deputato eletto nella lista di Alleanza Verdi-Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro, finito già al centro delle polemiche per l’inchiesta della Guardia di finanza sui conti della coop Karibu gestita da moglie e suocera, che da subito hanno detto che Aboubakar

Pubblicato il 24 Novembre, 2022

Ancora accuse contro il deputato eletto nella lista di Alleanza Verdi-Sinistra italiana Aboubakar Soumahoro, finito già al centro delle polemiche per l’inchiesta della Guardia di finanza sui conti della coop Karibu gestita da moglie e suocera, che da subito hanno detto che Aboubakar non si occupasse del centro di accoglienza. Proprio ieri però, un ex dipendente ha raccontato al Corriere della Sera di aver visto più volte Soumahoro nella struttura (“portava spesso la spesa”) e oggi Repubblica pubblica la notizia di una lettera scritta da due suoi soci, Sambare Soumaila e Alfa Berry, che mette in evidenza una serie di cose poco chiare (secondo loro, ovviamente) sui conti della Lega Braccianti che Soumahoro ha fondato con loro. Parole durissime: “Non ti fare più vedere qui – si legge – vieni solo a scattare selfie che è rimasta l’unica attività che vieni a fare tra le nostre baracche. Con quei selfie hai raccolto centinaia di migliaia di euro attraverso le donazioni di ignari benpensanti e altruisti, ma ne abbiamo spesi meno della metà della metà della metà per portarci a ognuno di noi un pacco di pasta, un chilo di sale e 700 grammi di passata di pomodoro”.

Il documento è arrivato anche alla Polizia, che sta verificando se siano riscontrabili reati. I due vice di Soumahoro contesterebbero la bontà dei conti e, secondo loro, mancherebbero circa 200mila euro sui 250mila che furono raccolti da Lega Braccianti durante la pandemia per aiutare gli abitanti dei ghetti. Il deputato aveva pubblicato i bilanci, ma i soci ritengono che ci siano forti anomalie.

Soumalia e Berry fanno notare come in quel periodo Soumahoro avesse lanciato il suo nuovo soggetto politico-sindacale che, ovviamente, aveva bisogno di soldi per il suo funzionamento ma le raccolte lanciate su GoFundMe servivano ad altro: a procurare cibo e aiutare i lavoratori in sciopero e senza paga. “Quando ti abbiamo chiesto che fine abbiano fatto i restanti 250 mila euro, tu hai detto che servono per l’organizzazione, cioè per te, perché tu fai tutto tu, presidente, vicepresidente, tesoriere. E noi?”.

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