Attualità

Andrea, eroe vero di un’Italia distratta (VIDEO)

Leggi l'articolo completo

Nei video c’è Andrea Distefano che combatte. Lo fa contro il fuoco, contro l’abbandono delle Istituzioni, contro i criminali che incendiano la Sicilia.

Andrea è morto per difendere la sua Terra, è morto da eroe, nel silenzio o nel sussurrare di facciata di chi dovrebbe avere l’obbligo di evitare che un padre venga strappato alla sua famiglia.

Perché Andrea è rimasto schiacciato dal suo trattore che trainava una cisterna d’acqua mentre per l’ennesima volta accorreva disperato per fronteggiare un incendio che stava devastando il frutto del lavoro, dei sacrifici. Andrea, a 34 anni, padre di due bambini, non doveva morire per cercare di spegnere l’incendio in un’oasi naturale protetta, quella di Ponte Barca, nel territorio di Paternò, provincia di Catania.

Oasi naturale protetta da chi?

Andrea è morto perché l’immenso, preziosissimo patrimonio naturalistico siciliano non è tutelato. Perché mancano uomini, mezzi. Nell’Italia eternamente a due velocità non si valuta, non si analizza, non si agisce per il bene comune.

Perché se così fosse, la Sicilia, minacciata dalla criminalità cinica, ottusa e dal clima, sarebbe supportata adeguatamente. Ma non è così. Che bruci. Che si perdano case, aziende, posti di lavoro. Che si rischi la vita. Che si perda la vita. Tanto, a chi interessa?

Di certo non a chi governa. La morte di Andrea non fa notizia a livello nazionale. Un padre 34enne che fa l’agricoltore per sostenere la sua famiglia e accorre dove lo Stato dovrebbe garantire l’intervento di un nugolo di uomini e mezzi, non ha il valore di una medaglia olimpica, di una notizia di calcio mercato o della polemica politica del giorno.

E turba, infastidisce ancor di più la tiepida o assente reazione di rappresentanti istituzionali regionali e locali: la massima espressione un post laconico, di routine, del sindaco di Paternò Nino Naso e il lutto cittadino. Il minimo sindacale. Il compitino da consegnare per non lasciare il foglio in bianco.

Mentre i terreni demaniali continuano a rimanere incolti, incustoditi, trappole distruttive pronte a scattare. Chi ama e lavora la terra chiede da tempo un tavolo alla Regione per mettere nero su bianco quel che serve, che serve davvero. Lo fanno senza chi dovrebbe rappresentarli istituzionalmente accanto.

Soli. Come Andrea. Eroe vero dell’Italia che preferisce distrarsi, sottovalutare, delegare, lasciare morire.

Leggi l'articolo completo
Alessandro Sofia

Recent Posts

Sicilia, “Bonus caro mutui”: bonifici in arrivo per 31 mila famiglie entro maggio

L'assessore Marco Falcone: "Riteniamo anche probabile il recupero di tutte le domande pervenute - grazie…

4 ore ago

Clamorosa svolta nel caso Regeni: uno degli imputati partecipò alle indagini

Prosegue il processo a carico degli 007 egiziani accusati di aver ucciso Giulio Regeni ed…

4 ore ago

Regione siciliana investe su alta formazione: triplicate le borse di dottorato e aumentati gli importi

Fondi più che triplicati, incremento del numero delle borse di dottorato regionali

4 ore ago

Aggredisce i familiari e devasta casa: nei guai 36enne pontino denunciato dal padre

A causa del pericolo evidente e della condotta delittuosa, l'uomo di Fondi è stato denunciato…

4 ore ago

L’orrore corre sul web: mostra online l’amputazione di pene, testicoli e gambe per guadagnare 350.000 euro

Una storia talmente agghiacciante che sembra essere la trama orribile di un thriller-horror, invece è…

5 ore ago

“Sei grasso, corri!”, muore il bambino di 6 anni costretto ad allenamenti estremi dal padre [VIDEO]

Una storia scioccante proveniente dagli Stati Uniti che risale a 3 anni fa ma che…

5 ore ago