« Torna indietro

Andreea Rabciuc

Andreea Rabciuc e il mistero dell’auto nera

Pubblicato il 23 Maggio, 2022

Aveva mandato un messaggio al padre prima di svanire nel nulla: “Sono nei guai”.

Andreea Rabciuc
Andreea Rabciuc

Andreea è svanita nel nulla il 12 marzo, due mesi e mezzo fa, senza lasciare una minima traccia. Il suo allontanamento dal casolare della coppia di amici, dopo una furiosa nottata di discussioni con il fidanzato, risale al 12 marzo scorso. Nessuno l’ha vista camminare lungo la provinciale che taglia le campagne di Montecarotto alle sette del mattino, ora in cui i testimoni (il fidanzato e la coppia di amici) la vedono allontanarsi a piedi dopo una litigata.

La procura di Ancona non ha mai smesso di indagare. La scomparsa della 27enne è un giallo insoluto.

La giovane potrebbe essere salita su un’utilitaria nera parcheggiata poco distante dal casolare. Un testimone lo avrebbe raccontato nel dettaglio agli investigatori. La pista, quella dell’appuntamento fuori dal casolare, viene battuta in queste settimane sia dai carabinieri sia da un’agenzia privata che sta svolgendo attività di indagine difensiva a tutela del fidanzato di Andreea. Secondo un presunto testimone, Andreea avrebbe avuto un appuntamento con il conducente di un’utilitaria scura nei pressi del distributore di benzina, distante poche centinaia di metri dal casolare di via Montecarottese. Certezze ce ne sono poche, non ce ne sono mai state in questa storia. Quella dell’auto nera è una pista vera? Lo dovranno stabilire gli inquirenti, che stanno scandagliando ogni dettaglio possibile.

Simone Gresti, fidanzato e unico indagato, per ora non è mai stato ascoltato in interrogatorio di garanzia. L’esito dell’incrocio dei dati delle celle telefoniche di zona potrà forse rispondere a qualche dubbio per capire cosa sia successo quella notte di fine inverno. Per ora ci sono solo mesi di ricerche senza esito. Non si conosce a oggi il percorso esatto fatto dalla giovane campionessa di tiro a segno dopo la festa con gli amici. 

“Mia figlia mi ha chiamato alle 4,20 di notte – ha detto il padre Marcel che vive da 20 anni a Madrid – Non ho potuto rispondere perché non ho sentito in quanto stavo dormendo. Ho provato a richiamarla verso mezzogiorno ma non ho avuto risposta”.

Le ricerche erano iniziate con giorni di ritardo. 

Già in passato la 27enne non si era messa in contatto per qualche giorno con i familiari. Ma stavolta i giorni sono diventati settimane, poi mesi. Da allora Andreea è un fantasma, inghiottita da un buco nero.

About Post Author