Chi non è per la vita? Ma il manifesto comparso in città a nome di “Movimento per la vita” pur dichiarando la ” non intenzione a ledere diritti e libertà positivamente previsti dalla legge” è un messaggio ambiguo da parte di chi intende mettere in discussione la libertà all’autodeterminazione della donna in materia di procreazione.
Qual’è lo scopo del manifesto? Aprire un dibattito su cosa? Se si vogliono aiutare le famiglie, inteso in senso allargato ovviamente e il disegnino in alto al manifesto è già un segnale, si deve intervenire con sostegni, economici e di servizi.
Resta comunque importante sottolineare che è la donna la sola a poter decidere. Esiste una legge, la 194 del 1978, che va salvaguardata da attacchi piu o meno velati a tutela del diritti di scelta delle donne in materia di procreazioneAnna Tempestini
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