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Aosta, due esponenti di Fratelli d’Italia cacciati da un centro del Comune: “Fascisti di m***a!”

Pubblicato il 4 Novembre 2024

Due esponenti di Fratelli d’Italia Aosta, Lorenzo Aiello e Armando Mascaro, hanno raccontato di essere stati aggrediti verbalmente e di essere stati spintonati da un gruppo di persone nella notte tra sabato 2 e domenica 3 ottobre nel centro ricreativo “Plus” dove era in corso la serata conclusiva di Frontdoc, festival internazionale di cinema, con un concerto e un dj set.

Come riferito dai media locali l’aggressione sarebbe nata dopo l’invito ai due esponenti di FdI ad abbandonare la sala, poiché essendo fascisti non erano ospiti graditi. Come ha riferito l’Ansa all’arrivo delle forze dell’ordine non c’erano segni di violenza visibili, né tanto meno si sono segnalati accessi al pronto soccorso degli ospedali.

Gli organizzatori della manifestazione hanno comunque preso le distanze da quanto successo, sottolineando il carattere inclusivo dell’evento. In Questura è stato portato un giornalista valdostano, estraneo ai fatti, poiché si è rifiutato di fornire le sue generalità.

Aggressione ai due esponenti di Fratelli d’Italia: cos’è successo?

Come riportato da Open, Aiello ha raccontato che verso mezzanotte è arrivato con Mascaro per prendere una birra al centro “Plus” e, una volta arrivati lì, sarebbe stato invitato da una delle responsabili a seguirla fuori dal bar. A quel punto la ragazza ha suggerito ad entrambi di andare via, poiché persona non gradita in quanto fascista. L’invito ad andarsene non è stato raccolto da Aiello: “Non avevo intenzione di andarmene da uno spazio pubblico e comunale – ha precisato l’esponente di FdI – e non sapevo neanche che c’era la serata conclusiva di Frontdoc”.

Sarebbe stato a quel punto, come raccontato da Aiello, che un gruppo di persone ha iniziato a spintonarlo per farlo uscire facendolo cadere. L’esponente di FdI ha detto di essere stato aiutato a rialzarsi da Philippe Milleret, esponente del movimento indipendentista Pays d’Aoste Souverain, ma di non essersi fatto male nella caduta. “Il loro intento era buttarmi fuori con la forza – ha concluso – oltre a dirci fascisti di m***a”.

Donzelli chiama la Schelin: “Condanni subito l’aggressione”

Sulla vicenda è intervenuto subito Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione di FdI, rivolgendosi agli esponenti del Pd e in particolare ad Elly Schlein chiedendo di condannare “senza se e senza ma” l’aggressione agli esponenti i FdI. In un post su Facebook Donzelli ha scritto: “A sinistra dovrebbero aver capito che fomentare odio non porta voti, ma purtroppo rischia solo di portare violenza. Solidarietà a Lorenzo e Armando”.