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Appartamenti del Policlinico in via Gallo e via Sant’Elena, ecco la proposta del Sunia

I vertici del Sunia Catania e di quello regionale hanno inviato la proposta all’Azienda Sanitaria Universitaria Policlinico.

Pubblicato il 11 Aprile, 2022

Il Sunia di Catania e il Sunia regionale hanno inviato all’Azienda Sanitaria Universitaria Policlinico di Catania una nuova proposta di transazione per gli alloggi di via Gallo 4 e di via Sant’Elena 10. Su questo tema mercoledì 20 aprile alle 18,30 in via Sant’Elena 15 si terrà un incontro aperto alla città.

La nuova proposta è stata elaborata a seguito dei confronti avuti nello scorso mese di gennaio con il direttore generale dell’Azienda Policlinico e con il Prefetto, al fine di regolarizzare la situazione abitativa delle famiglie citate in sentenza che  da 30 anni occupano lo stabile che il Policlinico ha di fatto abbandonato dopo averlo ricevuto in eredità. 

Nel corso dei mesi di febbraio e marzo è stato effettuato un puntuale lavoro di verifica della condizione degli alloggi e di quella socio-economica degli abitanti, in modo da avanzare una proposta credibile e sostenibile per tutte le parti coinvolte – spiegano le segretarie regionali e provinciali del Sunia, Giusi Milazzo e Agata Palazzolo. La proposta è maturata dopo diversi incontri con gli abitanti di via Gallo e di via Sant’Elena organizzato in collaborazione con il Comitato ‘Casa reddito e lavoro’ e coinvolgendo gli altri soggetti sociali e politici che hanno sostenuto la vertenza. Per molti anni le famiglie, tutte in condizioni di fragilità economica, si sono prese cura degli alloggi impedendone il degrado. Anche per questo pensiamo che l’Azienda Policlinico debba accogliere positivamente una proposta di transazione che si attenga alle richieste dell’Azienda e alla possibilità delle famiglie di far fronte all’impegno economico loro richiesto. Il buon esito della vicenda costituirà per la città un esempio virtuoso di lotta allo spreco e di buon utilizzo a fini abitativi del patrimonio  residenziale non utilizzato di proprietà degli Enti pubblici”.

E aggiunge Rosaria Bondici, una delle inquiline seguite dal Sunia e dal gruppo “Casa reddito e lavoro” : “Pensiamo che il lavoro di contatti e verifiche fatto sino ad ora abbia consentito di elaborare una proposta ragionevole e sensata utile a portare a buon fine la nostra vertenza”.

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