Pubblicato il 3 Gennaio 2025
Lo stile shabby, che in inglese significa letteralmente “rovinato” o “trasandato”, si può ricreare anche su mobili già esistenti. Basta utilizzare i prodotti adatti e avere un po’ di manualità per ottenere esattamente questa tipologia di effetto. Lo shabby chic, però, gioca sui contrasti tra usura ed eleganza.
L’arte povera nello shabby chic
Molti mobili in arte povera si adattano perfettamente a questo stile. Se si vuole creare un “fil rouge” che parta dalla zona living fino a quella notte, si possono ad esempio visionare le proposte disponibili sul sito mobili2G.com, dove si trovano complementi di arredo per ogni ambiente ed esigenza tra i migliori sul mercato.
L’arte povera si presta perciò benissimo allo shabby chic, purché vi sia sempre quel sentore antico ed elegante in perfetto equilibrio. Ciò significa che un mobile antico in legno scuro sarà molto bello da collocare in salotto, tuttavia per rientrare nei canoni andrà decappato. Ovvero, andrà rimossa la vernice con l’aiuto di un supporto abrasivo (una piccola spugna è l’ideale) e poi passato un colore bianco o comunque pastello. L’effetto logorato, con eventuali parti in legno e venature in bella vista, farà il resto.
Naturalmente, se si è appassionati di bricolage si può svolgere tale lavoro in autonomia, altrimenti si possono semplicemente ricercare mobili che possano arredare la casa senza dover intervenire. Si può accostare lo stile shabby chic anche a idee più moderne.
Consigli e regole per lo shabby chic
Oltre a colori tenui in cui prevalga il bianco, nello shabby chic bisogna riferirsi a complementi di arredo e soprammobili che seguano uno stile ottocentesco. Elementi in oro, con finiture e decori importanti vanno benissimo, purché non si ecceda e si rimanga in sintonia con lo spirito di partenza: l’equilibrio è sempre tra elegante e usurato.
I tessuti naturali, così come i materiali, sono quelli da preferire per la tappezzeria: tende e rivestimenti in cotone e lino leggeri sono perfetti. Aggiungere dei centrini realizzati a uncinetto in cucina o persino nel salone è un altro modo per richiamare allo shabby chic. Seta ed elementi in raso più delicati potrebbero essere al contrario destinati alla camera da letto, senza dimenticare magari un bell’armadio intarsiato nella tinta giusta.
Presentandosi come uno stile che abbonda in finiture e merletti, poi, si abbina bene a quello minimal dal sapore più moderno. Anzi, è auspicabile che in una stanza con arredamento in prevalenza shabby chic si utilizzino lampade e tappeti “senza fronzoli” e a tinta unita, magari in una sfumatura grigia o tortora per spezzare dal troppo bianco.
E, a proposito di illuminazione, quella calda e avvolgente consente di sottolineare gli arredi in maniera migliore rispetto a quella fredda.
Ovviamente, se le esigenze di spazio richiedono soluzioni troppo moderne come il letto contenitore o il divano letto in salotto, si crea una stonatura in uno stile che prevede invece elementi meno voluminosi e più essenziali. Bisogna quindi tenere conto anche della funzionalità dell’abitazione, così da rimanere sempre coi piedi ben piantati a terra sul lato pratico.