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Arrestata la “serial killer” degli anziani: si spacciava per badante per rubare gioielli e denaro

Pubblicato il 20 Dicembre 2024

Una 46enne vicentina è stata arrestata dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vicenza al termine di una lunga e complessa indagine durata 9 mesi per dei fatti che si sono verificati a partire dal gennaio del 2022. La donna è accusata di essere una sorta di “serial killer” degli anziani, in quanto avrebbe uccisa un’anziana e ne avrebbe intossicati altri 4.

Dalle indagini è emerso che la donna ha un passato da esperta truffatrice nel commercio e che, grazie alle sue doti di affabulatrice, era in grado di prospettare le cose in modo da farle sembrare vere senza far sorgere alcun dubbio nella controparte, come spiegato nel comunicato dei carabinieri.

Insomma un’abilissima manipolatrice che in due circostanze, forse per rafforzare l’immagine di una donna pulita e al di sopra di ogni sospetto, aveva anche scritto e letto una lettera di commiato durante i funerali.

La carriera da finta badante

I guai per la donna sono iniziati dopo la denuncia presentata alla stazione di Breganze nel marzo 2024, relativa al suo periodo di assistenza come badante a 3 anziani del posto. Un’anziana da lei accudita era deceduta, mentre una coppia di coniugi anziani si era sentita male, tutti assistiti dalla 46enne.

I carabinieri hanno effettuato delle indagini sui gruppi Facebook, scoprendo che la 46enne, millantando inesistenti qualifiche come badante, aveva preso gli incarichi di persone che cercavano proprio assistenti per persone anziane. Adesso la donna è accusata di aver provocato la morte di un’anziana e del tentato omicidio di altre 4 persone.

La somministrazione di farmaci non previsti e il furto di ori e denaro

Agli anziani che assisteva la finta badante somministrava sovradosaggi dei medicinali ad azione neurodepressoria, in alcuni casi neanche presenti nella terapia prescritta dai medici. La donna è anche accusata di rapina aggravata ai danni di un’anziana, che avrebbe prima stordito con una dose massiccia di benzodiazepine per poi sottrarle vari gioielli rivenduti, e per questo motivo è accusata anche di autoriciclaggio. Poi, grazie alle sue abilità affabulatorie, fece ricadere la colpa sulla stessa anziana per la scomparsa dei preziosi, raggirando i familiari.

Nel corso dell’indagine è emerso che la 46enne era un’assidua consumatrice di benzodiazepine, una sostanza che acquistava in grandi quantità e che spesso cedeva ad altri, motivo per il quale su di lei pende anche l’accusa di spaccio di medicinali contenenti benzodiazepine. La Procura ha disposto esami per stabilire con esattezza il sovradosaggio di sostanze neurodepressorie che hanno provocato i malori, in un caso la morte, degli anziani che lei assisteva.