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Catania, appalti e corruzione al policlinico: arrestato il cardiochirurgo Mignosa

Carmelo Mignosa è stato arrestato con le accuse di corruzione e turbativa d’asta.

Pubblicato il 12 Agosto, 2022

Un arresto di non poco conto nell’ambito della sanità catanese. Si tratta di Carmelo Mignosa, primario di Cardiochirurgia al Policlinico del capoluogo etneo, che ha subito la misura con le accuse di corruzione e turbativa d’asta.

Domiciliari per lui

Per Mignosa la misura cautelare degli arresti domiciliari, richiesta dal pubblico ministero Fabio Regolo, ed eseguita dalla Guardia di Finanza dopo una delicata indagine portata avanti dal procuratore Carmelo Zuccaro. Questa inchiesta ha riguardato una gara d’appalto avente come oggetto la fornitura di materiale specialistico per cardiochirurgia bandita lo scorso 25 marzo dall’Azienda ospedaliero-universitaria Policlinico “G. Rodolico-San Marco”, di Catania per una base d’asta di 17 milioni di euro più l’opzione di proroga tecnica annuale ed eventuale utilizzo del quinto d’obbligo per un valore di circa 30 milioni di euro. Le procedure di apertura delle buste si erano concluse lo scorso 8 agosto con delle offerte economiche dei 122 lotti unici e inscindibili, da svolgersi su piattaforma informatica. Ma il giorno seguente le fiamme gialle hanno portato a termine l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, in quanto il quadro probatorio dell’inchiesta, che era iniziata già qualche mese prima, destava qualche sospetto prima che l’appalto venisse definitivamente giudicato.

Le ammissioni durante gli interrogatori

A destare sospetti in particolare è stato il fatto che il capitolato tecnico non era stato firmato da Mignosa, ma dal suo vice e indagato anche lui, Rocco Miduri. Mignosa era nella commissione tecnica di gara per la quale gli altri componenti non risultano al momento indagati. Intanto la Guardia di Finanza ha acquisito ulteriori atti al Policlinico nell’ambito dell’inchiesta e l’attenzione sarebbe rivolta a due delle imprese che hanno partecipato. Tra gli arrestati anche Valerio Fabiano, rappresentante legale di una società di prodotti medicali della provincia etnea. A far scattare gli arresti è stato il passaggio di una busta contenente soldi contanti tra l’imprenditore e il primario durante un incontro nell’ufficio dell’imprenditore. Nel corso degli interrogatori gli indagati hanno ammesso il tutto assieme anche al coinvolgimento di altri imprenditori. Il valore di denaro sequestrato ammonta a 23.400 euro.

La sospensione dalla carica

Intanto a livello istituzionale per Mignosa è stata disposta la sospensione cautelare dal servizio con privazione della retribuzione. A rendere ufficiale tutto questo una delibera del direttore generale dell’azienda Policlinico-San Marco, Gaetano Sirna. Mignosa è ritenuto un luminare della mondiale della cardiochirurgia, ma i deputati del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana presentarono all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, un’interrogazione nella quale definivano la sua nomina inaccettabile per incompatibilità ambientale del professionista considerate le sue precedenti vicende giudiziarie.

Fonte immagine: profilo Facebook Carmelo Mignosa

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