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Arresti per associazione mafiosa, patto politico-mafioso all’ombra del Comune. Resta ai domiciliari ex sindaco

Pubblicato il 3 Marzo, 2022

Qualche settimana fa il maxi blitz e gli arresti per associazione mafiosa che sgominarono il clan Coluccia e portarono alla luce alcune ramificazioni tra mafia e politica che raggiunsero i palazzi del potere di Neviano con l’arresto dell’avvocato Antonio Megha, ex sindaco del paese sud salentino e, all’epoca dei fatti, assessore alla Cultura del Comune. Un patto politico-mafioso scoperto sulla scorta delle indagini condotte dai carabinieri del Reparto operativo del Nucleo Investigativo di Lecce che incastrarono l’avvocato, descrivendolo come un politico al soldo del clan pur di accaparrarsi una manciata di voti nella tornata elettorale di settembre del 2020. Le indagini portarono alla luce questo scambio con Megha che avrebbe chiesto voti in cambio di soldi, promesse di posti di lavoro e addirittura viaggi di cortesia in Calabria per conto del sodalizio. Tutto ciò pur di ottenere una cinquantina di preferenze indispensabili per sostenere la sua candidatura alle amministrative.

Arresti per associazione mafiosa, la decisione del Riesame

Dopo gli arresti per associazione mafiosa risalenti allo scorso 7 febbraio all’interno dell’operazione antimafia condotta dai carabinieri che portò alla restrizione ai domiciliari per l’ex sindaco, oggi è arrivata un’altra doccia gelata per l’avvocato Megha. Il Tribunale del Riesame di Lecce, infatti, ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, avanzata dalla difesa del professionista salentino che riteneva che non vi fossero gravi indizi di colpevolezza ed esigenze cautelari e, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, aveva definito “millanterie” le accuse raccolte dagli investigatori a suo carico. L’assessore alla Cultura del Comune di Neviano, per difendere la sua integrità morale e professionale, aveva anche dichiarato di non conoscere il capo del clan, Michele Coluccia. Ora, per scrivere un nuovo capitolo della vicenda, si attendono le motivazioni con cui il Tribunale del Riesame ha confermato la custodia cautelare per Megha e tutti gli altri e gli arresti per associazione mafiosa.

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