Oggi la sentenza della Corte d’appello di Firenze, a cui è ricorsa la difesa dell’ex sacerdote Paolo Glaentzer, ha ritenuto le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti e ha condannato l’imputato a due anni, due mesi e 20 giorni di reclusione, quasi tutti già scontati agli arresti domiciliari. L’ex parroco era stato condannato dal tribunale di Prato nel marzo del 2019 a 4 anni e 4 mesi di reclusione, dopo essere stato trovato in flagranza di reato con una bambina di 10 anni nella sua macchina nei dintorni di Calenzan0.
Glaentzer in un primo momento fu sottoposto agli arresti domiciliari dopo la scoperta dei gravi abusi sulla bambina. Fu fermato grazie alla segnalazione di alcuni vicini di quest’ultima insospettiti dall’atteggiamento del sacerdote nei confronti della piccola.
Il gup di Prato, al termine di un processo in rito abbreviato, lo condannò anche a un risarcimento di 50mila euro verso la giovane vittima, rappresentata da un tutore legale, mentre niente era stato previsto per i genitori della piccola, i cui legali, avvocati Fabio Generini e Francesco Stefani, hanno proposto appello per chiedere il riconoscimento del danno anche nei loro confronti.
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