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Meloni

Audio Meloni, Vovan e Lexus: “Premier italiana tra i pochi con idee proprie”

Audio Meloni, Vovan e Lexus: “Premier tra i pochi con idee proprie”

Pubblicato il 1 Novembre 2023

Intervistati in esclusiva dall’agenzia LaPresse i comici russi autori dello scherzo telefonico alla presidente del Consiglio

L’agenzia LaPresse ha intervistato i due comici russi Vovan e Lexus autori dello scherzo telefonico alla presidente Giorgia Meloni: “Ci ha sorpreso. Perché nella maggior parte degli scherzi che abbiamo fatto a dei leader politici – hanno spiegato Vovan e Lexus – loro ci hanno sempre risposto come se leggessero comunicati. Sembravano dei robot, o ChatGpt. Invece Meloni ci è sembrata avere le proprie idee. È vero, non si è accorta dello scherzo, ma ha parlato esprimendo concetti importanti, anche critici rispetto ad esempio ai partner dell’Ue”.

Vladimir Kuznetsov e Aleksej Stoljarov, questi i nomi del duo russo specializzato in scherzi telefonici a personaggi famosi hanno poi ancora detto: “Immaginiamo che ci siano state polemiche per il nostro scherzo. Ma ora Giorgia Meloni appartiene ad una lista di ‘grandi’ che sono stati presi in giro da noi”, hanno continuato i due, che si descrivono giornalisti-pranker (prank, scherzo o burla in inglese).

Chi sono i due comici

Nel 2011, Vovan divenne celebre per la sua telefonata al direttore della Commissione elettorale centrale, Vladimir Churov, allora preso di mira per presunti brogli nelle urne: fingendosi il vicepremier Arkady Dvorkovich, arrivò a convincerlo che l’allora Presidente Dmitry Medvdev volesse licenziarlo. Poco dopo iniziò la sua collaborazione con Lexus. Insieme telefonarono all’allora Presidente della Moldova, Nicolae Timofti, facendo finta di essere il georgiano Mikhail Saakashvili. Chiamarono poi anche Elton John, spacciandosi per Vladimir Putin e il suo interprete, invitando il cantante a Mosca per discutere dei diritti degli omosessuali. La coppia di comici telefonò anche a Mikhail Gorbaciov, a John McCain, al ministro della Cultura Vladimir Medinsky, al sindaco di Kiev Vitali Klitschko e al Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, facendo credere di essere l’ex presidente ucraino Poroshenko e come l’ex premier Arsenij Jacenjuk.