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Bag TO Nature: 40mila food bag bio per i ristoratori torinesi

Pubblicato il 22 Aprile, 2021

La crescita del delivery, causata dalle restrizioni per la pandemia, ha determinato anche un maggior impatto degli imballaggi sull’ambiente. È da questa consapevolezza che è nata l’idea di un progetto per sensibilizzare gli operatori della somministrazione di cibo nei confronti del tema della riduzione di rifiuti e della lotta allo spreco alimentare. Si chiama “Bag TO Nature” l’iniziativa lanciata da Ascom Confcommercio e Epat Torino, con il coordinamento della Città di Torino, di Camera di commercio e il supporto di Amiat Gruppo IREN.

Grazie a questo progetto contro lo spreco alimentare e a favore della riduzione di imballaggi, 40 mila food bag in carta e bioplastica biodegradabile e compostabile, per portare a casa il cibo non consumato, per il delivery o l’asporto, saranno consegnate gratuitamente alle imprese torinesi del settore alimentare, come bar, ristoranti e gastronomie.

Le prime 200 aziende che aderiranno a tale progetto, che non comporta alcun costo, avranno diritto alla presenza sul sito Ascom per il delivery ed asporto, a spazi promozionali con video dell’iniziativa e riceveranno gratuitamente 200 food bag.

“Negli ultimi anni registriamo un’attenzione crescente degli imprenditori al tema della sostenibilità ambientale, in particolare alla riduzione del consumo di energia, al contenimento della produzione di rifiuti e alla diffusione di comportamenti efficienti e virtuosi anche in materia di lotta allo spreco di cibo – dichiara la presidente di Ascom Confcommercio Maria Luisa Coppa-. La pandemia ha acceso i riflettori sull’importanza del commercio di vicinato e con questa iniziativa vogliamo ricordare ai consumatori che premiare le imprese di prossimità vuol dire anche fare una scelta d’acquisto che fa bene all’ambiente e alla comunità.”

Per l’assessore all’Ambiente della Città di Torino Alberto Unia “Iniziative come questa, che coinvolgono gli attori del territorio in percorsi virtuosi avviati dall’Amministrazione, si inseriscono perfettamente nel percorso avviato verso un modello di sviluppo della città improntato sull’economia circolare, con buone pratiche per la riduzione degli sprechi alimentari e per sensibilizzare sui temi del recupero e della sostenibilità ambientale.”

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