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Bambino di 9 anni trovato impiccato a Bari: ipotesi sfida online, la procura chiede la cronologia video a Youtube

Pubblicato il 18 Ottobre, 2021

Sarebbe stato il bambino a confidare ad alcuni amici di avere paura di qualcuno che lo aveva minacciato di andarlo a prendere di notte se non avesse fatto quello che gli chiedeva. I fatti risalgono al 25 gennaio


Potrebbe esserci un gioco estremo online alla base della morte di un bambino di 9 anni trovato impiccato nel gennaio scorso nella cameretta di casa, a Bari, con una cordicella avvolta attorno al collo e appesa a un attaccapanni. I fatti risalgono al 25 gennaio.

E’ la pista sulla quale sta lavorando da dieci mesi la Procura di Bari che, dopo aver avuto dall’autopsia la conferma della morte per soffocamento e aver passato al setaccio tutti i dispositivi digitali presenti in casa senza trovare tracce, sta tentando la strada della rogatoria internazionale in Irlanda per ottenere la cronologia dei video ai quali il bambino ha avuto accesso su Youtube.

bambino bari impiccato

E’ lì, secondo la pm Angela Maria Morea che coordina le indagini, la risposta alla ipotesi investigativa della sfida online. Gli inquirenti ritengono che possa esserci un collegamento con il gioco social chiamato “Jonathan Galindo” che spingerebbe a uccidersi, sottoponendo gli utenti a prove estreme. Si tratta di un personaggio, non identificato, con il volto mascherato da cane.

Nei dispositivi digitali analizzati dai consulenti della Procura di Bari non sono stati trovati elementi utili, ma sarebbe stato il bambino a confidare ad alcuni amici di avere paura di qualcuno che lo aveva minacciato di andarlo a prendere di notte se non avesse fatto quello che gli chiedeva, secondo la Procura prove estreme suggerite online. Subito la pm aveva aperto un fascicolo per istigazione al suicidio a carico di ignoti ed è l’ipotesi di reato sulla quale è ancora al lavoro.

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