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Napoli, bambino guida motoscafo e il padre gli urla “Vai piano!”, il video diventa virale

Il bambino alla guida di un motoscafo nel Golfo di Napoli ha scatenato la reazione dei followers di Tik Tok.

Pubblicato il 30 Maggio, 2022

Un video con un bambino alla guida di un motoscafo nel Golfo di Napoli è divenuto ultimamente virale sui social network.

Le urla del padre

A scatenare la curiosità dei followers di Tik Tok, il social sul quale il video è stato pubblicato, è stata in particolare la foga con la quale l’uomo che gira il filmato, probabilmente il padre del piccolo, gli dice “Vai piano!”. Il bambino sui 5-6 anni di età infatti andava molto veloce nonostante il movimento del mare fosse piuttosto sostenuto. Il video è stato girato nelle acque antistanti la frazione Pozzano a Castellammare di Stabia. Gli scopi saranno stati sicuramente quelli di far divertire il bambino e racimolare qualche like in più dai followers.

L’indignazione dei followers e del consigliere regionale Borrelli

Il video in cui il bambino guida il motoscafo ha però scatenato le reazioni da parte dei followers che hanno stigmatizzato il gesto, soprattutto riguardo alla pericolosità della scelta di fare guidare un mezzo del genere a un bambino di età piuttosto tenera. Intanto il consigliere regionale campano Francesco Emilio Borelli ha pubblicato il video sui propri canali social e ha commentato: Bisogna risalire immediatamente a tutti i protagonisti di questa vergogna identificando i genitori del piccolo e facendo intervenire i servizi sociali, dobbiamo sottrarre il piccolo a modelli educativi sbagliati che non tengono conto della sua sicurezza, della sua educazione e del suo diritto a essere tutelato come minore. La deriva di incapacità genitoriale emerge in modo sempre più evidente sui social network. Contro questo fenomeno inqualificabile c’è bisogno di fare rete. La repressione da sola non basta. Devono scendere in campo i servizi educativi, la scuola e anche i cittadini che assistono a queste mostruosità. Chi osserva e ride senza opporsi è complice della devastazione educativa di un minore”.

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