Pubblicato il 11 Giugno, 2020
Due fratelli, amministratori di una società che opera nell’area di Maniace , sono stati posti agli arresti domiciliari per la perpetrazione sistematica di bancarotte fraudolente (patrimoniali e documentali) e reati tributari (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, per circa 3 ml di euro). Nell’indagine è coinvolta anche la figlia di uno dei due, indagata per il reato di bancarotta fraudolenta.
Nell’operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza su delega della Procura di Catania, è stato eseguito anche il sequestro preventivo di un caseificio a Maniace e 7 supermercati sparsi in vari comuni della provincia etnea (Bronte, Randazzo, Adrano, Paternò, Maletto e Misterbianco). Sono state sequestrate anche le quote sociali e dell’intero patrimonio aziendale di 2 società per un complessivo valore stimato in 1 milione di euro.
Secondo gli investigatori si è fatta luce «su un sistema illecito posto in essere dai componenti la famiglia titolare di fatto dell’azienda fallita nel 2019) i quali, adottando fittizi “negozi giuridici” in favore di entità giuridiche sempre a loro riconducibili, riuscivano sistematicamente a frodare sia l’Erario che le procedure fallimentari, rendendo vana qualsiasi azione di recupero».
«Sistematiche distrazioni degli asset patrimoniali più redditizi – si legge nella nota della procura – consentivano al gruppo imprenditoriale indagato di continuare a operare nel mercato di riferimento in costante dispregio agli obblighi di legge, frodando il Fisco, gli enti assistenziali e quelli previdenziali nonché arrecando danni economici alle concorrenti operanti nel medesimo segmento commerciale».
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