Pubblicato il 30 Giugno 2025
Un silenzio forzato lungo due anni
Dopo due anni di assenza forzata dalla televisione, Barbara d’Urso rompe il silenzio e svela tutto: la fine traumatica del suo rapporto con Mediaset, i contatti concreti con la Rai e un nuovo progetto in fase di definizione. “Non sono sparita per scelta mia”, chiarisce la conduttrice, spiegando come il distacco sia avvenuto senza preavviso.
Il momento che ha segnato la rottura risale al 26 giugno 2023, quando, alle 16,30, ha saputo in modo indiretto di essere esclusa da “Pomeriggio Cinque”, il programma che aveva ideato nel 2008. Da quel giorno, racconta, ha scelto di restare in silenzio, non rispondere, aspettare. “La pazienza è la virtù dei forti, e io sono una donna forte”.
La verità sull’addio a Mediaset
Barbara d’Urso non nasconde il dolore per come si è chiusa la sua lunga collaborazione con Mediaset. “Vivevo letteralmente in camerino”, rivela. “Nel mio appartamento non avevo più nemmeno la biancheria. A un certo punto conducevo quattro programmi contemporaneamente: Pomeriggio 5, Domenica Live, Live – Non è la d’Urso e Grande Fratello”.
Racconta anche un dettaglio struggente: un camion carico dei suoi effetti personali è stato rispedito a casa, a sancire la fine di un’epoca. “Mi sono dedicata anima e corpo. È stata una fine dolorosa, ma il mio pubblico mi è sempre rimasto accanto”.
Ritorno in Rai: il progetto che segna la svolta
La conduttrice conferma di essere in contatto con Williams Di Liberatore, direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai, e con Freemantle Italia. “C’è grande stima per il mio percorso e i risultati raggiunti”, racconta.
Il progetto? Non sarà il ritorno di “Carràmba”, né una lunga serialità. Si tratterà di un programma di emotainment, definito da Barbara come “bello, elegante, popolare, commovente e divertente”, in onda per 4 o 5 prime serate il venerdì. “Tutto si incastra perfettamente con i palinsesti futuri”, sottolinea.
Smentiti i veti politici
Barbara d’Urso risponde con fermezza alle indiscrezioni che parlano di un presunto veto politico al suo ingresso in Rai: “Sarebbe gravissimo se fosse vero. La Rai è l’azienda pubblica di tutti, pagata con il canone: non può accettare condizionamenti di questo tipo”.
Su un possibile coinvolgimento di Matteo Salvini, precisa: “Mai nessuno ha influenzato la mia carriera. Non ne ho avuto bisogno. A parlare sono stati i miei risultati”.
Il legame con la famiglia Berlusconi
Toccante il ricordo del fondatore di Mediaset: “Silvio Berlusconi era un genio della tv, mi stimava molto”. Più freddi invece i rapporti con il presente: con Pier Silvio Berlusconi non ci sono stati contatti dopo l’uscita da Mediaset.
Quanto a Marina Berlusconi, si dice incredula di fronte all’ipotesi che possa aver bloccato il suo arrivo in Rai: “Non ci credo. Con tutta la famiglia ho sempre avuto rapporti di affetto e stima”.
Difesa a testa alta del suo stile televisivo
D’Urso respinge l’etichetta di “trash” che spesso è stata affibbiata ai suoi programmi: “Ho raccontato emozioni vere, le storie del popolo. Ho parlato di separazioni, malattie, povertà, violenza sulle donne, dando voce a chi altrimenti sarebbe rimasto invisibile”.
“Qual è il confine tra popolare e trash? Anche La Corrida lo era?”, si chiede con tono polemico.
La solitudine nel mondo dello spettacolo
A darle conforto, in questi due anni, non sono stati i colleghi, ma il pubblico. “Solo Gerry Scotti si è esposto pubblicamente, dicendo che gli mancavo. E in privato Simona Ventura e Giovanni Terzi mi hanno chiamata per esprimere solidarietà. Gli altri? Mah…”.
Ma il legame col pubblico non è mai venuto meno: “Mi fermano per strada, mi chiedono perché non torno, mi dicono che è una grande ingiustizia. Paradossalmente, la mia assenza è diventata più forte della mia presenza”.