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Benzina e gasolio alle stelle, ma quali sarebbero i prezzi senza accise e tasse?

Da lunedì 14 marzo, tra due giorni, i camionisti protesteranno contro i rincari da record del gasolio e, in effetti, al distributore, i carburanti hanno superato, abbondantemente, il costo di 2,20 euro al litro. Ma c’è di più: è possibile che si registri, come afferma Codacons, un’ulteriore impennata dei prezzi al dettaglio. Perché? Tutto ciò, a causa della guerra in Ucraina,

Pubblicato il 12 Marzo, 2022

Da lunedì 14 marzo, tra due giorni, i camionisti protesteranno contro i rincari da record del gasolio e, in effetti, al distributore, i carburanti hanno superato, abbondantemente, il costo di 2,20 euro al litro. Ma c’è di più: è possibile che si registri, come afferma Codacons, un’ulteriore impennata dei prezzi al dettaglio. Perché? Tutto ciò, a causa della guerra in Ucraina, e i governi, anche quello italiano, cercano soluzioni. I gestori delle pompe chiedono di abbassare l’Iva e molti autorevoli esponenti della politica ed esperti dell’economia invocano a gran voce il taglio delle cosiddette accise.

Quanto accise e tasse incidono sui prezzi?

Le accise sono tasse, tributi indiretti che lo Stato impone sulla fabbricazione o la vendita di beni di consumo. Sono la maniera di fronteggiare disastri ed emergenze, come la guerra, se poi vengono mantenute, coprono altre voci del bilancio pubblico.

In caso di esigenze di bilancio, possono essere incrementate e, gravano su carburanti, bollette, tabacchi, alcolici.
L’Adm è l’Agenzia di accise, dogane e monopoli; secondo tale fonte, su mille litri di benzina si pagano 728,40 euro di accise, 617,40 euro si pagano invece per il gasolio. Sulla base della rilevazione settimanale del Ministero della Transizione ecologica di lunedì 7 marzo 2022, il costo medio della benzina era pari a 1,953 al litro, di cui 728,40 centesimi di accise e 352,21 centesimi di Iva. Il prezzo industriale della benzina era, invece, di 872,53 centesimi. Su un prezzo di 1,829 euro al litro, per il gasolio, 617,40 erano centesimi di accise e 329,8 centesimi di Iva, per un valore netto di 882,05 centesimi.

Siamo al secondo posto per le accise sulla benzina, rispetto ai Paesi dell’Unione europea, ci superano solo i Paesi Bassi (787,73 euro per mille litri di benzina contro i nostri 728,4 euro) e siamo al primo posto per il costo del diesel. La Bulgaria è, invece, il Paese con le accise più basse, sia sulla benzina, sia sul diesel, secondo i dati diffusi da Facile.it.

Che cosa succederebbe ai prezzi se si tagliassero del tutto accise e tasse?

Tolte le tasse il costo dei carburanti italiani è più basso della media europea. In termini percentuali, la penalizzazione del Fisco sui carburanti è il 55% del costo finale della benzina e il 51% del prezzo totale del gasolio. Nel dettaglio, alla rilevazione di lunedì 7 marzo sulla benzina l’accisa è pari a 72,8 centesimi e l’Iva 35,2 centesimi. Per il diesel, 61,7 centesimi di accisa e 32,9 di Iva al 22%. Il prezzo del gasolio, quindi, privato totalmente di questi gravami, potrebbe costare circa 94 centesimi in meno al prezzo attuale. Il costo della benzina, sarebbe di oltre un euro più basso.

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