Pubblicato il 19 Gennaio 2022
Secondo fonti vicine all’Adnkronos, Beppe Grillo è “molto amareggiato, tiene basso profilo e ha poca voglia di parlare”. A quei pochi intimi che sono riusciti a parlargli dopo la diffusione delle notizie sull’inchiesta della Procura di Milano che lo coinvolge ha detto di avere “la coscienza pulita e di essere “dispiaciuto e amareggiato per i tempi” dell’indagine.
Oltre alla chiamata del leader del M5S, Giuseppe Conte, ieri sera sono stati numerosissimi i messaggi di solidarietà arrivati al Garante dai parlamentari 5 Stelle, da membri del governo e del sottogoverno.
Nel frattempo, il senatore M5S Danilo Toninelli, ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha dichiarato di non avere mai “aiutato alcun concessionario nella mia azione di ministro. Con Moby e Tirrenia parlano i fatti per il sottoscritto: zero proroghe delle concessioni e gare pubbliche”.
Da Grillo, ha aggiunto, “non ho mai ricevuto pressioni o richieste di favori per aiutare questo, i Benetton, un altro concessionario, e neanche Onorato. Lo testimoniano i fatti, l’indirizzo politico portato avanti al ministero, che non era nell’interesse di Onorato ma nell’interesse generale”.
“Onorato – ha sottolineato Toninelli – voleva mantenere la concessione, scaduta nel 2020. Quando sono arrivato al ministero ho detto ai concessionari che si sarebbero sognati le proroghe. Diedi l’indirizzo alla Direzione generale del ministero di preparare le carte per fare una nuova gara. E Onorato era uno dei partecipanti, non l’aggiudicatario della gara”.