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bolletta acqua

Bere acqua del rubinetto è sicuro? Ecco come capire se stai bevendo acqua contaminata

Pubblicato il 4 Luglio 2025

L’acqua è una risorsa essenziale per la vita e per la salute in quanto supporto l’organismo umano a svolgere la maggior parte delle proprie funzioni fisiologiche, eppure troppo spesso diamo per scontato che la qualità dell’acqua che assumiamo quotidianamente sia buona e che non ci sottoponga a rischi.

In Italia, la rete idrica pubblica è generalmente affidabile; la maggior parte dei comuni si impegna a garantire che l’acqua dei propri acquedotti sia potabile e sicura attuando rigorosi e programmati controlli di qualità per verificare la presenza all’interno dell’acqua di specifici contaminanti chimici e microbiologici che possono compromettere la salubrità dell’acqua potabile prima che arrivi al rubinetto di casa.

Nonostante gli sforzi della pubblica amministrazione, ancora oggi la presenza di tubature obsolete, serbatoi mal tenuti o fonti alternative di approvvigionamento, come pozzi privati, sono solo alcuni esempi di situazioni in cui è fondamentale intervenire con controlli mirati. Garantire la sicurezza dell’acqua potabile in ambito domestico è quindi una responsabilità che riguarda non solo le autorità competenti, ma anche i singoli cittadini.

Vediamo perché è importante effettuare analisi regolari, cosa comporta e a chi rivolgersi per farlo in modo sicuro e affidabile.

Limpidezza non è sinonimo di Sicurezza

A prima vista, l’acqua che sgorga dal rubinetto può apparire limpida, inodore e insapore, ma questo non garantisce automaticamente che sia priva di sostanze dannose. In alcuni casi, l’acqua può contenere:

  • metalli pesanti come piombo, rame o acciaio galvanizzato;
  • contaminanti microbiologici come batteri coliformi o escherichia coli;
  • residui chimici come nitrati, pesticidi o solventi industriali.

Le cause possono essere molteplici: infiltrazioni nelle falde acquifere, deterioramento delle tubature, contaminazioni nel sistema di accumulo (autoclavi, cisterne), o anche attività agricole e industriali abusive attuate nei territori limitrofi.

In ogni caso la responsabilità del comune per la fornitura dell’acqua arriva sempre solo fino al contatore dell’abitazione: dal momento in cui l’acqua supera il contatore la responsabilità della sua qualità passa automaticamente al singolo cittadino che ha, quindi, il compito di mantenere le proprie tubature in condizioni di sicurezza.

Quando analizzare l’acqua di casa diventa caldamente consigliato

In generale, come precedentemente detto, chi si approvvigiona da un acquedotto pubblico può contare su controlli periodici effettuati dal gestore del servizio idrico. Tuttavia, il percorso dell’acqua fino al rubinetto domestico può comunque presentare vulnerabilità. Il rischio aumenta considerevolmente nel caso di:

  • abitazioni servite da pozzi privati o sorgenti autonome;
  • edifici molto vecchi con impianti idraulici obsoleti;
  • condomini dotati di serbatoi di accumulo poco ispezionati;
  • zone rurali o isolate, non sempre coperte da controlli sistematici.

Quando si è in presenza di un’immobile molto vecchio, costruito negli anni ’60 o precedentemente, a meno che non siano stati fatti degli adeguamenti dell’impianto idrico in genere ci si trova in presenza di tubazioni metalliche in piombo e rame la cui corrosione, nel tempo, può portare al rilascio delle sostanze dannose di cui abbiamo parlato un attimo fa.

In questi casi, è fortemente consigliato rivolgersi a un laboratorio specializzato in analisi dell’acqua potabile per effettuare test accurati e professionali. Questi laboratori sono attrezzati per rilevare anche tracce minime di contaminanti e offrono un report dettagliato con i risultati confrontati rispetto ai limiti di legge.

Cinque passi per avere acqua potabile, pulita e sicura

Step 1: conoscere la provenienza dell’acqua

capire fin da subito se si utilizza un pozzo privato o una cisterna è fondamentale per sapere se effettuare analisi periodiche e verificarne la qualità dell’acqua. Anche nel caso di approvvigionamento dalla rete pubblica, è comunque utile controllare lo stato dell’impianto idraulico domestico, soprattutto se è vecchio e soggetto a corrosione.

Step 2: fai scorrere l’acqua per alcuni minuti prima di utilizzarla

quando si ha a che fare con tubature vecchie è sempre meglio lasciare scorrere un po’ l’acqua prima di berla o usarla per cucinare. I primi getti di acqua possono rivelare infatti la presenza di scorie e l’acqua che defluisce può assumere in certi casi anche un colore aranciato causato dalla presenza di ruggine nei tubi. Se non vuoi però sprecare acqua può comunque accantonarla per uso domestico ed usarla per lavare i pavimenti o innaffiare le piante.

 Step 3: se sospetti la presenza di contaminanti effettua delle analisi

come abbiamo già detto le analisi ti servono per avere la certezza che l’acqua che stai bevendo o usando sia di buona qualità. Anche se hai l’abitudine di comprare l’acqua al supermercato ricordati che l’acqua che esce dalle tue tubature viene comunque utilizzata per lavare i panni e cucinare quindi è consigliabile comunque verificare che non vi siano all’interno sostanze dannose, soprattutto se in casa sono presenti bambini o persone malate e immunodepresse.

Step 4: valuta di installare un sistema di filtrazione

l’installazione di un sistema di filtri o di un purificatore per l’acqua ti permetterà di agire su diversi residui presenti nell’acqua e limitare non solo i metalli pesanti ma anche e soprattutto i residui chimici causati dalle attività agricole come nitriti e nitrati, solfuri, PFAS e le microplastiche ormai presenti ovunque.

Step 5: valuta il rifacimento dell’impianto idraulico

quest’ultimo step è quello più oneroso e complesso ma sicuramente nelle case con un impianto datato risulta una delle migliori soluzioni. Prima di valutare questa opzione si può tamponare la situazione attuando gli step precedenti ma a lungo termine occorre fare i conti con una ristrutturazione. Quando si pensa al rifacimento dell’impianto idraulico la prima cosa a cui si pensa è che la casa verrà sventrata in buona parte ma è vero che al giorno d’oggi si possono fare anche altre valutazioni. Se devi rimodernare bagni e cucina puoi buttarti nel magico mondo delle ristrutturazioni ma se non ha intenzione di toccare pavimenti e muri puoi provare ad affidarti a ditte che eseguono questi interventi in modo meno invasivo grazie all’utilizzo di tecniche note come loose fit lining o slip lining.

Ricorda, l’acqua potabile è un diritto, ma anche una responsabilità.

Non basta affidarsi al colore o al sapore: per essere certi della sua qualità, è indispensabile effettuare controlli mirati. Prendersi cura dell’acqua che beviamo è, in definitiva, un atto di consapevolezza e prevenzione. Perché la vera sicurezza inizia da ciò che non si vede.

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