Pubblicato il 8 Giugno, 2022
“I corpi sono dappertutto”. Così la star di Doctor Who, John Barrowman, aveva decritto l’orribile scena alla quale ha assistito, impotente, così come le vittime di quel che oggi ha sconvolto Berlino.
Un’auto si è lanciata contro un gruppo di persone.
La vittima accertata è un’insegnante di 51 anni che si trovava con i suoi alunni. Alcuni di loro sono rimasti feriti nell’impatto. Dodici, esattamente, i feriti.
Alla guida del mezzo, secondo quanto riporta Die Welt, un tedesco 29enne di origini armene. Secondo la Bild Tv, l’uomo avrebbe precedenti penali per reati contro la proprietà e l’auto in questione apparterrebbe alla sorella.
Sul posto si sono precipitate oltre 60 unità dei vigili del fuoco.
Secondo i media tedeschi, il mezzo ha finito la sua folle corsa schiantandosi davanti a un grande magazzino a Rankestrasse nell’area di Charlottenburg. La polizia tedesca ha confermato che il sospetto alla guida dell’auto è stato arrestato. Il movente dell’uomo non è però ancora chiaro. La polizia non si è ancora espressa sulla natura.
Nel veicolo, in un primo momento, si diceva fosse stata ritrovata una lettera di rivendicazione e confessione. Lo aveva riportato anche Bild.
Successivamente è stato invece affermato che sono stati trovati soltanto dei manifesti relativi alla Turchia all’interno dell’auto. Lo ha confermato la ministra dell’Interno di Berlino, Iris Spranger, secondo la quale nell’auto non sarebbe stata trovata una “lettera di confessione”, come riportato da alcuni media, ma appunto soltanto dei manifesti.
Alcune foto e immagini provenienti da Rankestrasse mostrano una pila di sedie e diversi tavolini distrutti nell’incidente.
Lo scontro è avvenuto vicino al luogo teatro di un attacco mortale nel 2016, quando , un richiedente asilo tunisino sospettato di legami con il fondamentalismo islamico, dirottò un camion, uccise l’autista e poi si lanciò alla guida del mezzo contro un affollato mercatino di Natale di Berlino.
Undici morti e decine di feriti. L’attentatore fu poi ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia a Milano, dove aveva cercato rifugio.
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