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Pubblicato il 19 Agosto, 2021

“Siamo diventati responsabili e fautori nel produrre nuove povertà, nuove emarginazioni, disagi mentali, depressioni, suicidi e nuovi senza tetto e profughi lasciati alla deriva. Chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente, come pensa una parte di questa malata società; ma un giorno la verità verrà a galla. E così ho sentito di ritirarmi in montagna e nel silenzio (dal giorno 9 luglio, sono ad oggi 40 giorni) finendo e portando a termine gli ultimi giorni che il Buon Dio mi ha concesso in questa travagliata vita terrena”.

Così il missionario laico Biagio Conte, in una nota diffusa dalla Missione Speranza e Carità di Palermo, che ha fondato.

“Sarò immerso nella preghiera, nella penitenza e nel digiuno (solo a pane e acqua) contrastando così l’escalation del male, il proliferale della immoralità, delle ingiustizie e delle violenze in tutte le città e in tutti i paesi del mondo. Ma – avverte – c’è ancora una speranza: per rispondere e vincere tutto questo malessere, compreso il Covid, di cui siamo pure noi responsabili, dobbiamo tutti insieme unirci, ricchi, meno ricchi e poveri in preghiera, in penitenza e digiuno: solo così il buon Dio potrà liberarci e salvarci da tutti i nostri peccati, dai nostri errori, dai nostri vizi, dal nostro orgoglio e dal nostro io”. Un fatto “doveroso” quello di “ritornare al Buon Dio e al nostro prossimo”, per “ricostruire tutti insieme un mondo di vera giustizia e di vera pace”.

Fratel Biagio alla vigilia della decisione di ritirarsi a digiunare aveva già annunciato che “Non posso più accettare una società che stravolge e manipola il Creato, gli uomini e le donne, che stravolge i valori, la morale, i costumi e le tradizioni. Per queste ingiustizie mi ritiro in montagna, in una grotta (in provincia di Palermo) in preghiera e in digiuno a pane e acqua. Non possiamo acconsentire ed essere responsabili di questa ingiusta AMORALITA’ che offende e calpesta la vita umana, che offende e calpesta l’essere creature di Dio, che disprezza la parola del Signore e fa di tutto per stravolgere il Vangelo e offende la Casa di Dio”.

“E’ veramente meglio rifugiarsi nel buon Dio, che confidare nell’essere umano e nei potenti – aveva aggiunto – Solo il Signore potrà salvare questa umanità dalla violenza, dagli abusi, dalla promiscuità ingiusta e da tutti quegli abomini che continuamente si perpetrano e che si continuano ad attuare in tutto il pianeta Terra.Lancio un grido disperato a tutta l’umanità, che si rispetti la giusta via, la verità e la vita che ci è stata donata. Mi rivolgo anche a tutti quelli che si professano cristiani di respingere ed essere contrari a tutto ciò che offende la parola di Dio; e di essere come ci insegna il Vangelo, buoni come le colombe ma prudenti come i serpenti, rispondendo al male con il bene, sperando così che chi è nel male possa al più presto ritornare nella giusta e retta via”.

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