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La triste vita di quella donna amata da tutti: Billonia, la fioraia di Villa Bellini

La donna, conosciuta come la ”fioraia di Villa Bellini”, dispensava allegria per le vie di Catania, ma la sua vita fu colpita da eventi drammatici.

Pubblicato il 25 Gennaio, 2022

La donna, conosciuta come la ”fioraia di Villa Bellini”, dispensava allegria per le vie di Catania, ma la sua vita fu colpita da eventi drammatici.

Tra le storie di donne siciliane a metà tra realtà e leggenda, sicuramente molti avranno sentito parlare di ”Billonia”, la fioraia della ”Villa”.

Billonia visse probabilmente tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento e la ”villa” a cui si fa riferimento è Villa Bellini a Catania.

”Billonia” non era il suo vero nome ma l’appellativo che le fu attribuito, molto comune in siciliano, soprattutto nella zona del catanese, per indicare una donna abbigliata a festa, vestita in modo appariscente e dal carattere espansivo.

Billonia aveva una corporatura minuta e leggiadra, un carattere gentile e si dice che, al suo incedere in via Etnea, provocasse un piacevole fruscio per via dei numerosi lustrini, nastri e orpelli che amava indossare.

La donna, di umili origini, era conosciuta come la ”fioraia della Villa”. La sorte non era stata molto generosa con la giovane che, insieme alla madre, viveva in condizioni di assoluta povertà e spesso si ritrovava a mendicare sui gradini della chiesa di San Biagio in piazza Stesicoro.

Tuttavia Billonia era nota soprattutto per il suo lavoro di fioraia. Era solita, infatti, andare a raccogliere tanti fiori colorati al giardino Bellini per poi rivenderli ai passanti di via Etnea. A volte regalava i fiori agli innamorati che incontrava lungo la strada.

Billonia era molto amata a Catania e conquistava tutti con la sua dolcezza. Gli stenti, tuttavia, cominciarono col tempo a lasciare tracce sul suo viso e la donna divenne quasi irriconoscibile, al punto che non si riusciva a distinguerla dalla madre. Oltre alla povertà, anche un evento drammatico la sconvolse: la morte della madre.

Così Billonia rimase completamente sola.

Contemporaneamente al triste lutto, scoppiò anche la Prima guerra mondiale, la serenità della Belle Époque lasciò il posto all’atmosfera bellica e Billonia non potè più passeggiare tranquillamente né vendere i suoi fiori ai passanti.

Alcune versioni narrano che la donna, in preda a una crisi depressiva, non si notò più in giro.

Si dice che Billonia sia morta di stenti in un sanatorio nel 1920, ma un’altra versione racconta che arrivò a Catania un fratello di Billonia, diventato un ricco possidente in Argentina, e la portò con sé in Sudamerica, a vivere dignitosamente gli ultimi giorni della sua vita.

Passando per Villa Bellini, osservando i fiori, un pensiero andrà sicuramente a Billonia e ai suoi passi leggeri che un tempo calpestarono la villa, dispensando alla gente allegria e fiori profumati.

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