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Bloccato bonifico da decine di migliaia di euro: badante accusata di circonvenzione di incapace

La donna aveva accompagnato la signora che accudiva in banca per effettuare un bonifico cospicuo, da 60mila €, proprio sul conto della dipendente. E’ stato il direttore a bloccare la transazione per poterci vedere chiaro

Pubblicato il 21 Dicembre, 2023

Una badante è al centro di un’indagine giudiziaria a Latina, accusata di circonvenzione di incapace nei confronti di una anziana 76enne, presso la quale ha prestato assistenza per molti anni. Il Gip del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, ha applicato la misura del divieto di avvicinamento.

L’Accusa: Avrebbe Raggirato un’Anziana Affetta da Demenza

Al centro dell’inchiesta, come riportato dai colleghi di Latina Oggi, vi è una somma considerevole di denaro, pari a 60mila euro, che l’anziana, affetta da demenza, avrebbe dovuto trasferire tramite un bonifico alla badante. La truffa è stata sventata grazie all’intervento del direttore della banca, dove l’anziana e la badante si erano recate per effettuare l’operazione, insospettito da quanto stava accadendo.

Contestazioni degli Inquirenti e del Procuratore Aggiunto

Gli inquirenti e il Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza contestano alla badante di aver approfittato della condizione di demenza della sua assistita per ottenere la somma attraverso attività propedeutiche alla riscossione.

Intervento dei Familiari e Denuncia in Questura

I familiari dell’anziana, accortisi del possibile raggiro, hanno presentato denuncia in Questura. Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile, che ha approfondito il caso.

Versione della Badante e Contestazioni degli Avvenimenti

Durante l’interrogatorio con il gip, la badante ha difeso la sua posizione sostenendo che la somma di 60mila euro derivava da una conciliazione relativa al suo periodo lavorativo con l’anziana. Ha dichiarato che la conciliazione prevedeva pagamenti in diverse tranche di 25mila euro e che l’anziana stessa aveva proposto questa soluzione.

Contestazioni risalenti ad Aprile 2022

I fatti contestati risalgono all’aprile del 2022. La badante è ora sottoposta alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, mentre le indagini proseguono per fare luce sulla vicenda.

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