Bonus rubinetti fino a 1000 euro: c’è tempo fino al 31 dicembre

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Il bonus idrico permette di sostituire vecchi rubinetti e sanitari, per adeguare la propria dimora alla transizione energetica. Il massimo sono mille euro di rimborso, non cumulabili con altre agevolazioni per la ristrutturazione. Si potrà richiedere il rimborso da gennaio, se la spesa è stata sostenuta nell’anno in corso.
I sanitari usurati sprecano acqua: ecco la ragione del bonus. Alla richiesta bisogna allegare la nota del rivenditore, con le caratteristiche tecniche dei prodotti. Il modello è online, sul portale del Ministero della Transizione ecologica.

Questi i prodotti per i quali si può ottenere il bonus: rubinetti e miscelatori per bagno e cucina che abbiano una portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto; soffioni e colonne per la doccia che abbiano una portata d’acqua che non superi i 9 litri al minuto; e ancora: vasi sanitari esclusivamente in ceramica, con un volume che non superi i 6 litri. Nell’agevolazione sono compresi acquisto, fornitura, dismissione dei materiali preesistenti.

Il bonus è una tantum e deve essere collegato all’immobile. La domanda può essere inoltrata da proprietari o affittuari con regolare contratto di locazione. Sono esclusi dall’agevolazione i familiari conviventi e i firmatari di un mero compromesso alla data della domanda. Saranno necessari fatture e scontrini sui quali siano stampate le caratteristiche tecniche del prodotto dall’inizio alla fine dell’installazione e tutte le voci per le quali si chiede il rimborso spese. Il bonus rubinetti vale anche per acquisti online: è sufficiente allegare la dichiarazione del venditore, compilata dal modulo scaricabile dal sito dei Mit.

Come inoltrare la domanda? E’ necessario registrarsi sulla “Piattaforma bonus idrico” (al momento ancora non accessibile) tramite l’identità con Spid o con la carta d’identità elettronica. Compilando tutte le voci, come dati anagrafici, importo sostenuto, caratteristiche tecniche del prodotto, e ancora: spese di installazione, dati catastali, attestazione di proprietà dell’immobile o contratto di affitto, una copia della fattura elettronica, una copia del pagamento e la documentazione presentata dal venditore. Bisognerà indicare il proprio codice Iban, per ricevere l’accredito di rimborso. Le agevolazioni sono disponibili fino ad esaurimento dei finanziamenti, pari ad un massimo di 20 milioni di euro.

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Isabella Lopardi

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