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Usura, riciclaggio, intermediazioni, caporalato, spaccio, scommesse: le mani della mafia sulla Toscana

Borsellino, verità di comodo, arriva la condanna per i boss

i giudici della corte d’assise d’appello di Caltanissetta hanno motivato la sentenza che ha condannato all’ergestolo i boss Salvo Madonia e Vittorio Tutino, imputati di strage e la condanna a 10 anni dei “falsi pentiti” Francesco Andriotta e Calogero Pulci, accusati di calunnia.

Pubblicato il 21 Gennaio, 2021

Sulla strage di via D’Amelio, costata la vita al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta, i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta hanno motivato la sentenza che ha condannato all’ergastolo i boss Salvo Madonia e Vittorio Tutino, imputati di strage e la condanna a 10 anni dei “falsi pentiti” Francesco Andriotta e Calogero Pulci, accusati di calunnia. “Al tempo fu costituita una verità di comodo che in un determinato momento storico si volle accreditare , basata su dichiarazioni false”, questo scrivono i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta.

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