« Torna indietro

boss

Boss di Tor Bella Monaca evade dai domiciliari: party con cubiste e champagne. Incastrato dai social

Pubblicato il 23 Maggio, 2023

Si sarebbe dovuto trovare nella sua abitazione a scontare gli arresti domiciliari. Ma Davide Pasquali, conosciuto a Tor Bella Monaca come Er Pandoro, è evaso, lasciando non soltanto la sua casa, ma anche la capitale. Il boss Pasquali, che per anni ha gestito il giro di spaccio del quartiere, ha partecipato ad una festa organizzata da un suo amico pregiudicato ad Anzio, sul litorale laziale. Era il 2018: la serata è proseguita fra musica, ballerine e champagne. Ciò che forse non si aspettava Pasquali, era di essere ripreso con un cellulare e di comparire chiaramente in un video che, successivamente, è stato caricato online. LEGGI ANCHE: MATRIMONIO ROVINATO DA UN RAVE PARTY NELLO STESSO LUOGO: “GENTE NUDA E DROGA OVUNQUE”

Tramite una soffiata, i carabinieri erano già stati avvisati della presenza di Pasquali alla festa: il video è servito poi a confermare la sua presenza al party di Anzio. Nel video l’imputato appare chiaramente e, come se non bastasse, a confermare la sua presenza arriva la voce del dj che saluta “Davide e la sua family”, come riporta La Repubblica.

Nel 2021 era sfuggito al maxi blitz a Tor Bella Monaca, nel quale i carabinieri hanno arrestato più di 50 persone: dopo un anno da latitante è stato trovato in possesso di documenti falsi e arrestato in Spagna, fra Malaga e Fuengirola, lo scorso novembre. Nei suoi confronti erano già stati emessi un decreto di latitanza e un mandato di arresto europeo per reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e plurime condotte di spaccio al minuto. LEGGI ANCHE: FEDERICO FASHION STYLE, IL PARTY DI NATALE CON VALERIA MARINI FINISCE MALISSIMO

Per arrestarlo nella penisola iberica, oltre Nucleo investigativo del gruppo dei carabinieri di Frascati e la direzione centrale per i servizi antidroga, hanno collaborato anche gli agenti della cooperazione internazionale di polizia che, in particolare, hanno segnalato la possibile presenza dell’uomo all’unità spagnola della rete europea per la ricerca di latitanti pericolosi. Soltanto grazie all’intervento della Policia Nacionale di Malaga è stato possibile localizzare il boss e arrestarlo.

About Post Author