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‘Branco’ smascherato dalla video sorveglianza: arrestati 4 giovani a Latina. Uno è minorenne

Pubblicato il 22 Luglio, 2020

La Polizia di Stato di Latina ha eseguito, questa mattina, tre ordinanze di misura cautelare agli Arresti Domiciliari ed una di Collocamento in Comunità, emesse rispettivamente dal Tribunale di Latina e dal Tribunale per i Minorenni di Roma, nei confronti di quattro giovani del capoluogo – uno dei quali 17enne – con l’accusa di aver commesso in più circostanze rapine, pestaggi e minacce.

Le indagini, condotte dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, hanno preso il via la sera del 4 giugno, quando i poliziotti della Squadra Volante intervenivano in Piazza Santa Maria Goretti, per segnalazione di una tentata rapina da parte di quattro giovani, ai danni di un loro coetaneo.

I quattro, con il pretesto di chiedere una sigaretta, a seguito della risposta negativa da parte del malcapitato, lo aggredivano colpendolo violentemente con un calcio e dopo averlo reso inoffensivo tentavano di sottrargli il telefonino.

Una prima reazione ed una fuga repentina salvavano lo sventurato da conseguenze ben peggiori.

Simile episodio si verificava pochi muniti dopo, alle ore 23.00, nei pressi di Piazza Dante, di fronte il plesso scolastico Ottorino Respighi.

Due giovani, mentre erano seduti su una panchina della piazzetta, venivano avvicinati da quattro ragazzi i quali chiedevano loro una cartina per confezionare una sigaretta: al loro diniego, mentre uno dei richiedenti iniziava a deriderli e sbeffeggiarli, un altro dapprima li minacciava e subito dopo, con brutalità, si scaraventava contro i due, seguito dagli altri del “branco”, picchiando violentemente i malcapitati anche con l’uso della cintura dei pantaloni.

Al termine del pestaggio, i teppisti si allontanavano.

Analogo intervento veniva successivamente effettuato in Viale Mazzini, verso le ore 23.40, in prossimità del Liceo Classico “Dante Alighieri”; qui era stata segnalata, alla Sala Operativa della Questura, un’aggressione da parte di quattro giovani che, dopo essersi impossessati di una bicicletta appoggiata ad un muretto, alla richiesta da parte del giovane proprietario della restituzione, lo colpivano al volto anche con la cinghia dei pantaloni, costringendolo a fuggire per evitare conseguenze ben peggiori.

Nella circostanza, l’immediato intervento sul posto della Volante ha consentito di individuare gli autori dell’aggressione e della rapina i quali, con aria quasi di sfida e indifferenza, si erano trattenuti poco distante.

Tuttavia, la chiave di volta che ha permesso di imprimere una svolta decisiva alle indagini è pervenuta grazie alla denuncia sporta in Questura il 05 giugno da una quarta persona, la quale raccontava di essere stato aggredito la sera precedente, in pieno centro, da tre giovani che dopo avergli chiesto invano una sigaretta, gli proponevano l’acquisto di cocaina.

Alla riluttanza dell’uomo e al suo invito, a loro rivolto, di andarsene, uno dei tre, improvvisamente lo colpiva violentemente con un pugno al volto, veniva quindi bloccato dagli altri due e colpito ripetutamente al volto sino a quando cadeva a terra, esanime.

Venivano quindi acquisiti i filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza di un esercizio commerciale, che fornivano l’esatta dinamica di quest’ultima violenta aggressione, avvenuta in mezzo alla strada nell’indifferenza di alcuni passanti.

Tutti gli elementi raccolti sono stati sottoposti al vaglio della Procura della Repubblica di Latina e così il Tribunale di Latina ed il Tribunale per i Minorenni di Roma hanno disposto che Z.V. di anni 21, incensurato, T.R.L. di anni 22, con precedenti di Polizia, A.E.A. di anni 22, incensurato, vengano sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni ed il loro complice minorenne, incensurato, accompagnato in Comunità.

Un ulteriore elemento pare utile a descrivere la condotta e la personalità dei giovani tratti in arresto: allorquando i poliziotti, la sera del 04 giugno, li hanno individuati nei pressi del Liceo Classico di via Mazzini subito dopo la rapina e l’aggressione, li hanno accompagnati in Questura per l’esatta identificazione e qui gli stessi si sono reciprocamente scattati fotografie e ripresi con le telecamere dei loro telefoni cellulari, dopo di che hanno postato le immagini ed i video su vari social media.

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