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Brie, la cagnolina adottata nel giorno in cui doveva essere soppressa

Brie stava per essere soppressa per il suo mega esofago.

Pubblicato il 19 Ottobre, 2022

Una storia a lieto fine ha per protagonista Brie, una cucciola di pastore tedesco adottata nel giorno in cui doveva essere soppressa a causa del suo mega esofago.

La storia raccontata dalla padrona

La storia di Brie è stata raccontata a Kodami da Veronica, la sua padrona di Milano che già possedeva altri tre cani, Afrodite, pastore tedesco di 4 anni, e Fred e Barney, due pastori maremmani di 9 anni. La signora ha raccontato: “La nostra storia con Brie nasce più o meno un anno fa. Era il 18 ottobre quando vidi il suo musetto su un gruppo Facebook dedicato ai rescue di pastori tedeschi. Fra i tanti, troppi annunci, mi imbatto nel suo che era accompagnato da un accorato appello: ‘adozione del cuore, cucciole di appena due mesi verranno soppresse perché affette da mega esofago‘. In quello stesso periodo stavo affrontando un dolore immenso: erano gli ultimi giorni in cui, sera dopo sera, rientravamo dall’hospice dove era stato trasferito il mio più caro amico. Era terminale. In quei pomeriggi in cui l’autunno si faceva più vivo e il freddo via via più pungente, e la pioggia seguiva i colori mutevoli del periodo, pensavo che non potevo lasciare che un esserino tanto piccolo dovesse essere condannato per un ‘difetto di fabbrica’. Senza dire niente al mio compagno, decisi di inviare la presentazione all’associazione che aveva in carico le piccole Brie e Brema, sottolineando che avrei preferito che la cucciola, una in particolare mi aveva colpita subito, trovasse casa nelle vicinanze per evitarle una staffetta difficile fino a Milano. Raccontai anche tutto ciò che stavo attraversando, senza nascondere nulla. Sapevo, razionalmente, che non era il momento ottimale per un quinto cane. Ma sapevo anche che non avrei permesso che un problema allo stomaco potesse non lasciare scampo. Chiesi allora informazioni più dettagliate sulla condizione delle cucciole, lastre comprese. Decisero di lasciarmi incontrare Brie perché arrivata prima fra le richieste di preaffido”.

I traffici per portarla in casa nel fatidico giorno

La padrona ha poi raccontato nel resto dell’intervista come avesse il timore che le due cagnoline potessero morire di polmonite ab ingestis, la conseguenza più comune e letale delle forme di mega esofago congenite, soprattutto nei primi mesi di vita. Ma oltre a ciò uno specialista gastroenterologo la rassicurò anche come non fosse un cane sul quale si potesse applicare l’eutanasia. L’adozione di Brie si è svolta dopo varie peripezie attraverso la partecipazione di una volontaria, che ha spedito la cagnolina il giorno in cui doveva essere soppressa per i problemi di salute. Data la sofferenza però aveva le zampe debolissime e non deambulava bene. Infine è stato detto dalla signora Veronica come sia stata accolta nel migliore dei modi dal resto della famiglia canina.

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