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Bruna massacrata per il piacere di farlo: risolto il giallo della donna uccisa a Vittoria

Pubblicato il 26 Maggio, 2022

Le telecamere avevano ripreso l’assassino mentre cammina per strada, attraversa un incrocio, vede la donna e si blocca, per poi tornare indietro, fare qualche passo e aggredire. Come un feroce predatore, che individua su chi avventarsi.

Sei, sette coltellate nella parte alta della schiena, sulle spalle, vicino al collo e corre via.

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Bruna Halla

È un 28enne con problemi psichiatrici l’uomo che ha accoltellato a morte Brunilda “Bruna” Halla, 37 anni, sposata e madre di due figli, uccisa a Vittoria mercoledì, alle 13, all’angolo tra via Firenze e via Tenente Alessandrello.

Il giovane ha confessato il delitto al pm di Ragusa Francesco Riccio e ai carabinieri della compagnia di Vittoria e dei nuclei specializzati di Ragusa e Vittoria permettendo anche di ritrovare l’arma del delitto.

Brunilda, che dava le spalle alla strada mentre entrava in uno stabile, non ha potuto difendersi dall’aggressione improvvisa e immotivata. Pare che al momento dell’assurda tragedia la donna fosse in compagnia del figlio 11enne.

Secondo i militari, l’assassino avrebbe ucciso la prima persona che gli è capitata a tiro con un coltello di una decina di centimetri. 

“Apparentemente dovrebbe trattarsi di un omicidio casuale – dice il capo della procura di Ragusa Fabio D’Anna – non è stato accertato alcun legame preesistente con la vittima”.

Avrebbe ucciso a caso.

Poi, come se nulla fosse, sarebbe rientrato a casa per cambiarsi e per nascondere l’arma che ha poi fatto ritrovare. 

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