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Firenze: i gestori di un locale impediscono a un ragazzo di cantare in napoletano al karaoke

Pubblicato il 4 Gennaio 2025

Il napoletano più che un dialetto è una lingua, tanto da essere stato riconosciuto anche patrimonio dell’Unesco, eppure non è gradita a tutti. Di certo non lo è ad un titolare di un locale nel centro di Firenze, che avrebbe addirittura proibito di cantare in napoletano durante il karaoke. La denuncia è partita da Pasquale Abbatiello, 26enne originario di Benevento e dottorando in Diritto amministrativo che ha voluto raccontare la sua vergognosa esperienza.

Il racconto di Pasquale: “Non mi hanno fatto cantare in napoletano”

Pasquale ha spiegato che, in compagnia dei suoi amici, si era recato a bere qualcosa in questo locale dove si faceva anche karaoke. Lui non ha perso l’occasione e si è prenotato e, quando è arrivato il suo turno, ha proposto la canzone “Tu sì a fine do munno”, del cantante neomelodico palermitano Angelo Famao ma cantata in dialetto napoletano.

L’addetto al karaoke subito ha cambiato espressione, rifiutando la sua proposta poiché nel locale era vietato cantare canzoni in napoletano. Pasquale si è giustamente infuriato e, quando ha chiesto spiegazioni, gli è stato detto che era una direttiva del titolare del locale. Ha poi aggiunto che si poteva cantare in italiano, spagnolo e anche francese, ma non in napoletano.

Pasquale ha raccontato che la situazione si sarebbe surriscaldata, con l’addetto al karaoke che avrebbe iniziato anche ad insultarlo: “Capra! Capra ignorante! Vai via!”, offese alle quali lui ha replicato urlando: “Siete razzisti!”. Il giovane ha detto che ha chiesto spiegazioni anche agli altri dipendenti, ma tutti hanno replicato che era una scelta del titolare e che, se non era d’accordo, poteva andare altrove.

Poi c’è stato il colpo di scena: Pasquale ha spiegato che, facendo delle ricerche, ha scoperto che episodi del genere erano già successi nel locale. C’è una revisione su Tripadvisor risalente a marzo del 2023, dove un cliente lamenta di aver subito lo stesso trattamento poiché gli è stato impedito di cantare “‘O mar for”, tratto dalla serie tv di successo “Mare fuori”. Pasquale ha infine fatto una triste considerazione: l’episodio si è verificato in prossimità di Capodanno, esattamente 10 anni dopo la morte di Pino Daniele, uno dei cantanti napoletani più amati e apprezzati nel panorama musicale nazionale.