CA’ FONCELLO, POSTI LETTO PER IL MONITORAGGIO SEMI INTENSIVO

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La Prima Chirurgia dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso risponde all’emergenza Covid attivando quattro posti letto di monitoraggio semi intensivo al fine di poter gestire in reparto i pazienti oncologici nella fase post intervento.

“Questa riorganizzazione dell’attività di reparto – spiega il primario, Marco Massani – è stata attuata per garantire una risposta ottimale per il trattamento dei pazienti oncologici sottoposti a interventi di “chirurgia maggiore”, che prevedono un monitoraggio post-operatorio di maggiore impegno. Questo in era pre Covid – ricorda Massani – è sempre stato fatto “appoggiando” il paziente in Terapia Intensiva per il tempo necessario. La scarsità di posti letto in Terapia Intensiva a seguito dell’emergenza coronavirus ci ha indotti ad attivare, direttamente in reparto, quattro nuovi posti letto di monitoraggio semi-intensivo che da alcune settimane sono pienamente operativi. La novità sta nell’avere dotato la Prima Chirurgia di una rete cablata che consente il monitoraggio continuo di alcuni letti. I dati sono registrati e visualizzabili, oltre che dal monitor paziente, anche in due schermi appositi, collocati in guardiola infermieristica. Grazie all’attivazione dei posti letto di monitoraggio semi intensivo – aggiunge il primario – è stato possibile operare pazienti affetti da tumore del pancreas, del fegato, delle vie biliari, dell’esofago, dello stomaco, dell’intestino e dei polmoni che altrimenti avrebbero rischiato il rinvio dell’intervento. Solo nell’ultima settimana di attività ben cinque pazienti affetti da patologia tumorale hanno ricevuto cure semi-intensive nei posti letto loro dedicati in reparto. Nei primi mesi di quest’anno sarebbe stato impensabile: la disponibilità del posto in Terapia Intensiva era una condizione imprescindibile alla chirurgia.

“L’attivazione dei posti letto di monitoraggio semi-intensivo in Prima Chirurgia rappresenta una risposta efficace e tempestiva all’emergenza che stiamo vivendo – sottolinea il direttore generale, Francesco Benazzi -. E’ una soluzione a massima tutela della salute dei pazienti oncologici, che dobbiamo e vogliamo continuare a seguire nel migliore dei modi anche durante questa complessa e impegnativa pandemia: a rendere possibile questa riorganizzazione gli sforzi congiunti di direzione ospedaliera, ufficio tecnico, équipe di Prima Chirurgia e di Anestesia e Rianimazione: un ringraziamento particolare va, anche, al personale infermieristico di sala operatoria e di reparto cui spetta l’onere maggiore del nuovo impegno”.

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Redazione Treviso

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