Lo hanno scoperto gli agenti della sezione reati contro la persona della squadra mobile di Cagliari, che hanno denunciato un 53enne, titolare della struttura ricettiva nel quartiere Castello.
A far scattare gli accertamenti degli investigatori, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro, è stata la segnalazione di una giovane turista lituana che, soggiornando in quei locali, ha notato nella sua camera uno strano trasformatore collegato a una presa elettrica.
Ha quindi fatto una verifica su internet, scoprendo che quell’aggeggio era in realtà una microcamera spia.
La giovane ha subito chiamato la polizia.
Gli agenti della squadra mobile hanno perquisito la stanza, recuperando il trasformatore con la microcamera spia.
In un computer a casa del 53enne gli agenti hanno poi trovato video e foto di altre donne ospitate nella struttura.
Inoltre nel telefonino dell’uomo è stata scoperta una applicazione che consentiva anche di guardare i filmati in diretta.
Il computer e lo smartphone sono stati sequestrati.
Il proprietario adesso rischia una condanna fino a quattro anni di reclusione e la sospensione della licenza dal Comune.
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