Secondo quanto riportano le agenzie, il Ddl del ministro Roberto Calderoli sarebbe stato approvato all’unanimità, con tanto di applauso dei presenti; ora il Ddl dovrebbe passare all’esame della Conferenza unificata Stato-Regioni-Città.
L’autonomia differenziata è uno dei progetti più cari alla Lega, che su questo disegno di legge punta da molto tempo. Sono stati soprattutto i governatori delle regioni del nord a volere fortemente questa riforma.
“È una giornata storica, non è la fine ma l’inizio di un percorso. Il mio plauso va al governo, al premier Giorgia, al ministro Calderoli e a tutto il governo, perché il via libera al Ddl sull’autonomia differenziata non è solo una grande riforma rispettosa della Carta, ma anche un gesto di grande coerenza e rispetto dell’elettorato – ha spiegato Zaia – non è un centralismo distruttivo, ma un federalismo inclusivo che non mina assolutamente l’unità del Paese. La riforma non lascia indietro nessuno”.
Di parere opposto le opposizioni.
Con Carlo Calenda, leader di Azione, che parla esplicitamente di “presa in giro” del governo in vista delle prossime elezioni regionali: “L’approvazione del DDL Autonomia in CdM è l’ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull’assetto istituzionale dello Stato. Questa roba arriva in parlamento fra 6 mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali”.
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