Pubblicato il 7 Febbraio, 2023
Un confronto a distanza, nato da un appello lanciato da Calenda al candidato alla segreteria del Pd, Stefano Bonaccini, a lavorare insieme perché venga introdotto il salario minimo a 9 euro.
Una proposta che ha fatto saltare sulla sedia il leader dei Cinquestelle: “Ma cos’è siamo su scherzi a parte?”, ha tuonato. “Calenda stamattina si è svegliato?’.
Sentendosi chiamato in causa, il co-fondatore del Terzo Polo è ricorso ai social e su Twitter ha pubblicato un post nel quale non le manda a dire.
“Caro Giuseppe – ha scritto – queste sono risposte da adolescente capriccioso. Io sostengo la necessità del salario minimo da anni, la differenza è che tu sei stato premier e non l’hai varato. Discutiamone anche con il Pd e altre forze politiche. Seriamente”.
Caro @GiuseppeConteIT queste sono risposte da adolescente capriccioso. Sostengo la necessità del salario minimo da anni, la differenza è che tu sei stato premier e non l’hai varato. Discutiamone anche con il @pdnetwork e altre forze politiche. Seriamente. pic.twitter.com/Pzr6uqOwFv
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) February 7, 2023
A quel punto, Conte ha replicato, tentando di chiudere la vicenda.
In ogni caso, “Se anche lui si è deciso ad appoggiare questa misura che noi sosteniamo da tantissimi anni, potrà aggiungere i suoi voti alla nostra proposta”.
Del resto, ha concluso, “io ho presentato un proposta di legge anche in questa legislatura, quindi se arrivano i suoi voti, ben vengano”.