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Calenda: “Di Maio? Andrebbe preso a pernacchie”

“Io penso che una persona che ha avvelenato il dibattito politico, che ha chiesto l’uscita dall’Euro, che voleva mettere in galera tutti, che ha distrutto l’Ilva, che ha annientato il gasdotto con Israele in un Paese serio verrebbe preso a pernacchie.

Pubblicato il 23 Giugno, 2022

“Io penso che una persona che ha avvelenato il dibattito politico, che ha chiesto l’uscita dall’Euro, che voleva mettere in galera tutti, che ha distrutto l’Ilva, che ha annientato il gasdotto con Israele in un Paese serio verrebbe preso a pernacchie. Non do nessun credito a nessuna cosa che dice Di Maio”. Queste le durissime affermazioni di Carlo Calenda, leader di Azione, ospite ieri sera di “Omnibus” su La7.

Un “no” netto quindi, per Calenda che chiude a qualsiasi possibilità di dialogo con Luigi Di Maio: per il leader di Azione, la scissione è una ripetizione “di quello che abbiamo visto in tutta questa legislatura: persone che prendono o cambiano posizione a seconda delle convenienze, non mostrando alcuna coerenza e nessun rispetto per il voto degli elettori. Non credo che noi dobbiamo dare spazio a questo modo di fare politica. Se c’è quasi il 50% degli elettori che non va più a votare è perché c’è questo modo di fare politica”.

Ma Calenda lancia un avvertimento anche a Matteo Renzi: “Spero che Renzi non ceda all’alleanza, sarebbe colpo al cuore, Renzi è un’altra persona rispetto a Di Maio: è stato un ottimo presidente del Consiglio ma oggi ha un posizionamento lontano da noi perché alle elezioni, quando noi di Azione siamo andati con il terzo polo con un candidato diverso dalla destra e dalla sinistra, Renzi si è alleato o con Cuffaro in Sicilia o con i 5Stelle a Perugia. Credo che Renzi voglia fare un’altra strada, spero e mi auguro, non con Di Maio”, ha concluso Calenda.

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