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Caltagirone, restauro Cappella di S. Francesco, domani 6 novembre presentazione alla città

trimonio storico e culturale. Esprimo apprezzamento per l’iniziativa del Fai (Fondo ambiente italiano) e auspico una collaborazione sempre più concreta, che consenta di estendere anche ad altri beni artistici e culturali analoghi interventi di recupero e riqualificazione”.

Pubblicato il 5 Novembre, 2021

“La restituzione di questo bene alla fruizione pubblica è una buona notizia per la città e per il suo immenso patrimonio storico e culturale. Esprimo apprezzamento per l’iniziativa del Fai (Fondo ambiente italiano) e auspico una collaborazione sempre più concreta, che consenta di estendere anche ad altri beni artistici e culturali analoghi interventi di recupero e riqualificazione”.

Lo dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo in relazione alla presentazione al pubblico e alla stampa del restauro della Cappella di San Francesco, nella Chiesa di San Bonaventura, che si terrà sabato 6 novembre, alle 10, nella stessa chiesa, con i saluti di don Fabio Raimondi (rettore della chiesa). Fabio Roccuzzo (sindaco), Donatella Aprile (soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Catania), Giuseppe Gini (presidente Fai Sicilia) e Maria Licata (capo delegazione Fai Catania),  gli interventi di Aline Lo Giudice (capo gruppo Fai Caltagirone), Giacomo La Puzza (presidente Comitato per San Bonaventura) e Giuseppe Ingaglio (direttore lavori). Modera Carmela Cappa, storico dell’arte della Soprintendenza di Catania. Conclusioni affidate al vescovo Calogero Peri. Il restauro, giunto a conclusione di un percorso avviato nel 2018 dal Comitato per San Bonaventura, sostenuto dalla Diocesi di Caltagirone e in sinergia con l’Amministrazione comunale e diverse realtà cittadine, è stato reso possibile dal contributo di 25mila euro di Fai e Intesa Sanpaolo, assegnato nell’ambito dell’iniziativa “I Luoghi del Cuore” grazie alla seconda posizione nella classifica regionale e alla ventunesima in quella nazionale, conquistate in virtù dei 17.558 voti raccolti.

“La Chiesa di San Bonaventura – aggiunge Roccuzzo è un gioiello che merita di essere salvaguardato e valorizzato e, se adeguatamente inserito nell’offerta turistica della nostra città, può accrescerne la qualità e l’attrattività”.

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