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Carabinieri, cantieri edili nell’occhio del ciclone: denunciato amministratore ditta demolizione ospedale Santa Marta

I controlli dei Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante hanno riguardato anche un altro cantiere edile e un panificio di piazza Risorgimento.

Pubblicato il 23 Aprile, 2022

Nel quadro delle attività di controllo disposte dal Comando Generale dell’Arma, volte alla verifica dell’osservanza delle misure di sicurezza negli ambienti lavorativi e per combattere il fenomeno del “lavoro sommerso”, in particolar modo nei cantieri edili, i Carabinieri della Stazione di Catania Piazza Dante, unitamente ai colleghi del locale Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Reggimento “Sicilia”, coadiuvati da personale tecnico della E-Distribuzione, hanno svolto specifiche ispezioni nell’area del centro cittadino.

La verifica effettuata presso un cantiere di via Gesualdo Clementi ha portato alla denuncia del 41enne amministratore unico di una ditta, incaricata delle opere di demolizione dell’ex Presidio Ospedaliero “Santa Marta”, perché avrebbe omesso di garantire la viabilità dei lavoratori e dei mezzi di cantiere in modo indipendente, e per la riscontrata inidoneità del ponteggio, che, amministrativamente, ha comportato una sanzione di oltre 3.400 euro.

Analogamente, in un altro cantiere sito in pieno centro cittadino per il recupero delle facciate esterne di uno stabile, è stato denunciato il 58enne catanese amministratore unico della società di costruzioni incaricata dei lavori, per inidoneità del ponteggio utilizzato con complementare sanzione amministrativa di 1.753 euro. I militari inoltre, con il supporto di personale tecnico del gestore elettrico, hanno svolto alcune specifiche verifiche ad alcune attività commerciali che, sulla scorta dei dati desumibili dai consumi registrati presso la centrale, lasciavano supporre un’alterata misurazione della corrente elettrica.

In effetti, i militari hanno proceduto alla denuncia per furto aggravato nei confronti del 54enne titolare di un panificio in piazza Risorgimento, il cui impianto risultava essere stato manomesso e abusivamente allacciato alla rete pubblica. L’utilizzo di pattuglie dinamiche, inoltre, ha consentito di effettuare l’identificazione di 30 persone e di procedere al controllo di 27 veicoli, di cui 7 sono stati poi sottoposti a sequestro e fermo amministrativo, elevando sanzioni amministrative per inosservanze del codice della strada per mancata copertura assicurativa, mancata revisione e guida senza patente, per un importo complessivo di oltre 10mila euro.

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