Pubblicato il 27 Marzo 2025
Un intervento di routine si è trasformato in una brillante operazione di polizia. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Latina hanno tratto in arresto un uomo di 32 anni, cittadino marocchino, sul quale pendeva un mandato di cattura per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Un comportamento sospetto tradisce il fuggitivo
Tutto è cominciato nella serata di martedì, quando una pattuglia impegnata nei controlli su via Piave, alle porte di Latina, ha notato una Smart procedere in modo incerto e pericoloso: rallentamenti improvvisi, zigzag tra le corsie e manovre confuse hanno insospettito i militari.
Fermato per un controllo, l’automobilista ha spiegato con concitazione che stava accompagnando la compagna incinta al pronto soccorso, in quanto colpita da un malore improvviso.
Dalla scusa al sequestro: la verità emerge
I carabinieri, senza esitare, hanno scortato l’auto fino all’ospedale Santa Maria Goretti per garantire l’immediata assistenza alla donna. Tuttavia, una volta al sicuro, è scattato un controllo approfondito sull’identità del conducente, che ha rivelato l’amara verità: era ricercato da tempo per gravi reati legati alla violenza domestica e si era reso irreperibile trasferendosi da Latina a Nettuno.
Grazie alla prontezza dei militari del maggiore Paolo Perrone, il 32enne è stato arrestato e trasferito nel carcere di Latina, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.