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Carfagna e Gelmini, da Berlusconi a Calenda: “Questa destra non vincerà”

Pubblicato il 29 Luglio, 2022

“Da oggi inizia una nuova battaglia a fianco di Calenda e Gelmini in Azione. In questi giorni molti di voi mi hanno scritto e chiesto chiarezza su questa complicata fase politica e sulle mie scelte. Ebbene credo sia giusto spiegare alcuni aspetti”.

Così la ministra per il Sud Mara Carfagna, uscita insieme con la collega da Forza Italia, e confluita con Mariastella Gelmini nella formazione di Carlo Calenda.

“Siamo stati costretti a compiere una scelta enorme – aggiunge – Certa che qui nessuno tramerà con la Russia o la Cina”.

Gelmini si dice “straconvinta” della scelta fatta.

“In Fi avremmo avuto un seggio sicuro, ma questo è il momento del coraggio. Oggi la scelta è tra Draghi e Meloni. E Draghi è la persona più adatta per il Paese”.

“Lo devo a chi crede ancora in questo Paese. Con me il giochino della poltrona non può funzionare. In questi anni ho lavorato sodo e a settembre avrei potuto avere un seggio da parlamentare sicuro in Forza Italia. Mi sarebbe bastato tacere, accettare quello che in molti chiamano compromesso. Ma non l’ho fatto, perché l’Italia vale di più. E perché non è mai stato il mio stile”, spiega ancora su Fb la Carfagna.


    “Ho messo davanti a tutto i miei valori, i principi in cui credono le persone che fino ad oggi ci hanno sostenuto con forza. Quella Forza Italia ha tenuto in piedi una coalizione che si è chiamata centrodestra. Un centrodestra vero, autentico. Poi, in questi ultimi anni, ho conosciuto una seconda Forza Italia, che ha deciso di sottomettersi ai messaggi di due partiti estremisti nel linguaggio e populisti nella promessa di impossibili miracoli. Il centrodestra si è trasformato in un asse dell’irresponsabilità quando ha deciso di mandare a casa il premier più rispettato d’Europa, interrompendo riforme, ristori, sostegni alle imprese e alle famiglie, pur di prendere qualche deputato in più”, conclude.

“Questa destra non vincerà, gli italiani non cadranno nel tranello di chi racconta cose che non accadono”.

Calenda rincara la dose: “Entrano nella segreteria di Azione. Prenderemo insieme ogni decisione sulle alleanze, ma metteremo davanti a tutto l’interesse nazionale. Sul M5S avevamo pienamente ragione e quando il Pd si è alleato con loro, per me è stata una frattura insanabile”.

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