Casa di Giulietta, sopralluogo di Sboarina per la sicurezza post-Covid

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Si è svolto questa mattina il sopralluogo del sindaco di Verona Federico Sboarina, accompagnato da Soprintendenza, Ulss 9, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e direttrice dei Musei civici Francesca Rossi, per la sicurezza degli accessi al cortile e alla casa di Giulietta. La verifica tecnica, mai fatta finora, è stata decisa nel corso del Comitato ordine sicurezza pubblica che si è tenuto la settimana scorsa con il Prefetto proprio sul tema specifico.

Le attuali condizioni di distanziamento sociale, dettate dai protocolli imposti a seguito della pandemia, hanno fortemente accresciuto l’attenzione su sicurezza e utilizzo controllato degli spazi pubblici e privati. Temi che, seppure in forma meno rigida, continueranno anche nel post Covid, cambiando anche le abitudini di fruizione dei monumenti. Fin da ora, servono quindi misure per gestire e controllare i sovraffollamenti, tipici dei periodi di festa sia nel cortile sia via Cappello.

In vista di un aumento dei flussi turistici e, in particolare, di un ritorno alla ‘normalità’ post Covid, occorre quindi fare l’analisi che non è mai stata fatta in base ai parametri utilizzati per tutti i luoghi pubblici (stadio, manifestazioni di piazza, eccetera). I Vigili del fuoco stimeranno la capienza del cortile e della Casa in relazione ai metri quadri, alle uscite di sicurezza e ad altri indicatori, visto che la gestione dei flussi di visitatori riguarda anche la percorribilità di via Cappello per i residenti e le attività commerciali presenti. Il dato per ora disponibile riguarda i 370 mila biglietti venduti nel 2019 di ingresso per la vista della Casa.

“Via Cappello e cortile torneranno ad attrarre i flussi turistici, ma non torneranno al caos pre Covid – ha dichiarato il sindaco –. Già adesso i visitatori sono in ripresa, la novità è che l’emergenza sanitaria ha fatto della sicurezza il tema prioritario. In questo caso, si uniscono la tutela dell’ordine pubblico all’attenzione sanitaria, questioni che stanno cambiando anche le abitudini delle persone. Ecco perché dobbiamo farci trovare pronti quando sarà passato il divieto agli assembramenti, ma non l’attenzione generale a questo aspetto. Non potremo più permetterci misure emergenziali come la chiusura di via Cappello e l’imposizione del senso unico pedonale contingentato in via Mazzini. Attualmente, come indicato dai protocolli, l’accesso al cortile e alla casa è limitato, ma dobbiamo studiare le misure di accesso necessarie per limitare anche dopo le eventuali situazioni di pericolo. Per questo, lavoriamo per garantire la gestione degli accessi in questa zona”.

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Redazione Verona

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