La Procura di Lecce ha chiuso le indagini sul primo cittadino di Nardò, Pippi Mellone, indagato per avere autenticato presunte firme false per la presentazione delle candidature alle elezioni amministrative del comune salentino nel 2016. I reati ipotizzati nei confronti del sindaco sarebbero di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e diffamazione. I fatti risalgono alle elezioni amministrative e riguardano presunte firme false sui moduli di accettazione della candidatura al Consiglio comunale, poi autenticati da Mellone che in quel periodo era consigliere comunale. L’inchiesta è partita da una denuncia presentata, alla Guardia di Finanza di Gallipoli, da parte di quattro candidati al consiglio comunale neretino, uno dei quali poi eletto.
Gli stessi avevano appreso, attraverso una lettera anonima che era stata recapitata loro, di presunte irregolarità commesse durante la compilazione. I quattro moduli di accettazione della candidatura a sostegno dell’attuale primo cittadino sarebbero stati cioè sostituiti con altri recanti l’autenticazione di una firma falsa. Nel corso delle indagini la Procura di Lecce ha anche proceduto alla nomina di un consulente tecnico per la comparazione delle firme. In riferimento alla stessa vicenda nel febbraio del 2021 scomparvero dall’ufficio elettorale del Comune di Nardò alcuni faldoni con i moduli di accettazione delle candidature.
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