Avrebbero sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni, il giovane ricercatore universitario friulano sparito nel nulla il 25 gennaio 2016 al Cairo, in Egitto, e fatto trovare cadavere alla periferia della capitale egiziana, in una cunetta autostradale. Il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Roma, Pierluigi Balestrieri, al termine di una camera di consiglio di quasi due ore, ha rinviato a giudizio il generale dei servizi segreti egiziani Tariq Sabir ed i suoi sottoposti, gli ufficiali Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.
Le accuse contestate dal pm Sergio Colaiocco e dal procuratore Michele Prestipino, vanno, a seconda delle singole posizioni, dal sequestro di persona pluriaggravato, al concorso in omicidio aggravato ed alle lesioni personali aggravate. I genitori di Giulio, i signori Paola Deffendi e Claudio Regeni, hanno assistito a tutta l’udienza di oggi. Il processo prenderà il via il prossimo 14 ottobre prossimo davanti ai giudici togati e popolari della Corte d’Assise di Roma. (fonte: Askanews)
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