Pubblicato il 5 Luglio 2020
Non solo pusher, vedette e custodi, ma anche spacciatori. Tre giovani sono stati arrestati dalla squadra mobile di Catania per traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio con l’aggravante di avere commesso il fatto avvalendosi delle «condizioni di assoggettamento e di omertà tipiche di un’associazione mafiosa e con la finalità di agevolarla». Gli indagati avrebbero partecipato attivamente al traffico di sostanze stupefacenti nel quartiere di San Cristoforo, nella gestione di una “piazza di spaccio” (sia cocaina sia marijuana) nell’area del “Tondicello”, dove è attivo il clan Cappello-Bonaccorsi. I tre avevano preso parte alle aggressioni ai poliziotti delle volanti, lo scorso dicembre.
L’arresto è stato eseguito in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre indagati, all’epoca dei fatti minorenni, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Catania.
L’indagine, avviata a fine 2018, quando i tre erano minorenni, è stata svolta sotto il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Catania. Nel contesto investigativo, che ha già visto l’esecuzione di un provvedimento di Fermo disposto dalla Procura Distrettuale di Catania lo scorso 12 dicembre a carico di 21 indagati ritenuti sodali al gruppo criminale Cappello-Bonaccorsi, l’attività investigativa – condotta con intercettazioni telefoniche e videoregistrazioni, dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia – ha consentito di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico dei tre indagati.
Infine, si segnala che i tre giovani colpiti dal provvedimento restrittivo parteciparono attivamente all’aggressione ai membri di un equipaggio delle Volanti, avvenuta il 2 dicembre 2019, a seguito della quale il Questore di Catania Mario Della Cioppa dispose una serie di controlli straordinari del territorio proprio in quel quartiere, con l’ausilio anche della Squadra Mobile che identificò gran parte dei responsabili del grave atto. Vennero anche effettuate numerose operazioni antidroga che portarono all’arresto di numerosi spacciatori della zona e alla chiusura di attività commerciali illecitamente condotte.
Si tratta, quindi, di una ulteriore espressione della pressione investigativa svolta dalla Questura di Catania nell’area del Tondicello che riafferma, in tal modo, quei principi di legalità e di potestà dello Stato.