Catania, scuole a pezzi, oggi gli studenti scendono in piazza – Foto Gallery

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Gli studenti e le studentesse si incontrano oggi 19 Novembre alle 9 in Piazza Borgo, Catania, per manifestare il loro dissenso.

A pochi giorni di distanza dal 22 novembre, data istituita con la Legge 107/2015 come giornata nazionale per la Sicurezza nelle Scuole, riconosciuta successivamente al tragico incidente avvenuto nel 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli in cui perse la vita lo studente Vito Scafidi, centinaia di studenti e studentesse catanese e dell’hinterland scendono in piazza per manifestare il proprio dissenso alla situazione di rischio che vivono nelle scuole quotidianamente.

Innumerevoli i casi documentati nelle giornate passate, in cui la sicurezza e la vivibilità delle scuole si è dimostrata pressoché inesistente, da crolli di un tetto a invasioni dei topi, oggi gli studenti e le studentesse si uniscono per scendere in piazza e vogliono che la loro richiesta d’aiuto venga ascoltato da chi di dovere.

Nella notte del 10 Novembre al Boggio Lera è crollato un pezzo di tetto del corridoio centrale. Le disposizioni date dalla scuola sono state spostare le classi presenti in quella zona e limitare il passaggio delle persone, continuando lo svolgimento didattico come se nulla fosse per poi far evacuare la scuola alle 11.00 per permettere i controlli.

Il 13 Novembre, nella sede centrale del Liceo “Turrisi Colonna” le ore di lezione sono state vivacizzate dalla presenza di topi tra le classi e il corridoio. Anche in questo caso, la scuola, ad oggi, non ha ancora fatto una disinfestazione.

Il 16 Novembre anche nella sede dell’istituti alberghiero “Wojtyla” c’è un altro crollo, causando anche un ferito soccorso in ospedale subito dopo, fortunatamente solo per controlli di routine, ma esposto a grande rischio dentro l’aula in cui si trovava durante il crollo.


Il 17 Novembre all’interna della sede distaccata del Liceo “Turrisi Colonna” cade l’intonaco durante le ore curriculari e si infiltra l’acqua nella palestra, ora chiusa per inagibilità.

Ma questo bollettino “di guerra”, che a nulla di buono fa sperare, non riguarda solo la realtà Catanese ma tutta l’Italia, come ci dimostrano gli eventi, sono documentati circa 35 episodi di crolli fra settembre 2020 e agosto 2021, con un totale di 4 feriti

“Le foto mostrano la condizione di diverse scuole di Catania e provincia. Questa è la condizione in cui migliaia di studenti si ritrovano a studiare e di insegnanti a lavorare. Condizione che rispecchia al 101% l’interesse delle regioni, dei comuni, della Città Metropolitana e soprattutto l’interesse dello Stato per quanto riguarda l’istruzione. “Ci racconta Andrea, uno studente del liceo classico N.Spedalieri, e aggiunge, “La scuola è il luogo in cui passiamo una media di sei ore al giorno per 5/6 giorni a settimana e pretendiamo che ci venga assicurato un luogo sicuro, accogliente, vivibili in serenità, senza avere la paura che ci caschi un tetto in testa, senza essere costretti a mettere dei secchielli per raccogliere l’acqua che si infiltra, senza dover rincorrere i topi per i corridoi e senza dover vivere con la costante puzza di muffa nelle aule”.

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Redazione Catania

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