Pubblicato il 25 Gennaio, 2022
Chiara non è più una bambina. È ormai una 19enne che, purtroppo, non ha mai assaporato le gioie quotidiane che la vita ha riservato ai suoi coetanei, sin dal suo primo faticoso respiro a Catania, la città dov’è nata e da dove, a causa della sua rara patologia, è stata costretta a numerosi viaggi in Francia e al Gaslini di Genova per sottoporsi agli interventi chirurgici, purtroppo ancora necessari.

Chiara è nata con la Sindrome di Stüve-Wiedemann (SWS), una displasia scheletrica primitiva rara a trasmissione autosomica recessiva, caratterizzata da bassa statura, incurvatura delle ossa lunghe, camptodattilia, episodi di ipertermia, distress respiratorio/episodi apnoici e difficoltà di alimentazione che abbreviano la vita di chi ne è affetto. Quello della giovane catanese è il quinto caso in Italia.
La madre Carmela adesso è costretta a lottare anche per salvare la casa acquistata prima che il dramma della malattia le investisse.
Perché per sostenere le cure e i viaggi della speranza per la figlia, Carmela non ha più potuto adempiere al pagamento del mutuo e l’abitazione dove vive è stata ipotecata e messa all’asta dalla banca.
Per riscattare la casa sono necessari 45.000 euro. Ogni singola goccia donata, a prescindere dal contributo che si renderà, sarà prezioso per garantire un tetto sulla testa di Chiara e della sua mamma.
Le donazioni possono essere effettuate sul conto corrente intestato a 𝐂𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐠𝐚𝐥𝐥𝐨 all’𝐈𝐁𝐀𝐍: 𝐈𝐓𝟑𝟓 𝐈 𝟑𝟔𝟎𝟖𝟏𝟎𝟓𝟏𝟑𝟖𝟐𝟖𝟔𝟎𝟕𝟎𝟖𝟖𝟔𝟎𝟕𝟗.
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