Pubblicato il 26 Febbraio 2025
Si chiude l’indagine su Chiara Petrolini, accusata di aver ucciso e nascosto i suoi figli appena nati. Secondo la procura di Parma la ragazza aveva premeditato tutto: far nascere e poi sopprimere il neonato che aveva in grembo.
La vicenda di Chiara Petrolini
Chiara Petrolini, finita ai domiciliari dopo l’arresto, è accusata di infanticidio solo per il primo figlio, quello nato il 7 agosto che sarebbe morto dopo il taglio del cordone ombelicale che provocò un’emorragia. Con la chiusura delle indagini però la posizione della studentessa si è aggravata, poiché è accusata di due infanticidi e di soppressione di cadaveri, in quanto entrambi i corpicini furono sepolti nel giardino della villetta di Traversetolo, in provincia di Parma, dove è tornata a vivere.
La ragazza adesso ha 21 giorni per rilasciare le sue deposizioni in un interrogatorio o per depositare una memoria tramite i suoi avvocati, dopodiché i pm potranno chiedere il processo. Le indagini partirono dopo il ritrovamento dei resti del neonato sepolto in giardino e i carabinieri sui suoi dispositivi scoprirono un’altra gravidanza, la prima, risalente al 2023.
Familiari, amici e fidanzato all’oscuro di tutto
Sembra che la ragazza sia riuscita a nascondere la sua gravidanza, dal momento che né i familiari, né gli amici né tanto meno il fidanzato, padre dei due bambini, si sarebbero accorti di nulla. Dopo l’eventuale rinvio a giudizio saranno valutate anche le condizioni psicologiche della giovane, che nel corso degli interrogatori è apparsa piuttosto lucida.
Parlando della prima gravidanza, disse che provò a scuotere il bambino ma, poiché non respirava, decise di seppellirlo in giardino. Dall’autopsia è però emerso che il neonato probabilmente era vivo al momento del parto, esattamente come il secondo.

