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Chicago, polizia in borghese uccide un ragazzo afroamericano esplodendo 96 colpi di pistola: il tutto filmato in un video choc

Pubblicato il 10 Aprile, 2024

Sono passati quasi 4 anni dalla morte brutale di George Floyd, ma in tutto questo tempo i ragazzi afroamericani negli Stati Uniti hanno continuato a morire per mano della polizia. L’ultimo tragico episodio si è verificato a Chicago, dove è deceduto in circostanze tutte da chiarire un giovane ragazzo di colore, contro il quale la polizia avrebbe sparato 96 colpi in 42 secondi. La famiglia lo ricorda come un talentuoso giocatore di basket che aveva nel cassetto il sogno di diventare giornalista sportivo.

La sparatoria

I fatti risalgono al 21 marzo scorso, quando 5 agenti in borghese a bordo di un’auto della polizia senza contrassegni hanno fermato il SUV dove viaggiava Dexter Reed, ragazzo di colore 26 enne, che era senza cintura. Quando gli agenti gli hanno ordinato di scendere lui si è rifiutato di farlo e, come dichiarato dall’Ufficio civile di responsabilità della polizia, il primo colpo sarebbe stato esploso proprio da Dexter e avrebbe colpito un agente.

A quel punto gli altri 4 agenti avrebbero estratto le pistole e sparato almeno 96 volte contro il conducente, stramazzato al suolo. I colpi si sarebbero interrotti solo quando il ragazzo era ormai sull’asfalto inerme. Prontamente sono arrivati i soccorsi, che però non sono serviti a niente perché Dexter era già morto.

La rabbia della famiglia

La famiglia del ragazzo è rimasta sotto choc dopo aver visionato il video. La sorella ha detto che la sua famiglia sta provando un dolore atroce e i familiari contestano la ricostruzione della polizia, ritenuta fumosa e imprecisa. I genitori si sono chiesti perché il figlio sia stato fermato e perché i poliziotti non si sono qualificati quando lo hanno bloccato.

Intanto martedì 9 aprile c’è stata una manifestazione a Chigaco, dove hanno partecipato parenti e amici di Dexter ma anche semplici cittadini per chiedere il licenziamento degli agenti coinvolti nella sparatoria. Andrew M. Stroth, legale della famiglia, ha parlato di fermo incostituzionale verso Dexter dal momento che i poliziotti in borghese non si sono qualificati. “Niente riporterà indietro Dexter – ha detto Stroth – ma vogliamo assicurarci che questo non accada ad un’altra famiglia”.

Il video choc e la testimonianza

Come si può vedere nel video diffuso in rete gli agenti si avvicinano al ragazzo e gli chiedono di fermarsi, ma lui chiude il finestrino e si rifiuta di aprire lo sportello dell’auto. Dopo pochi secondi si scatena il putiferio e scoppia la sparatoria che causerà la morte di Dexter Reed. Un testimone, intervistato in un secondo momento, ha detto che sono stati attimi di terrore con una sparatoria paragonabile alla guerra in Vietnam.

Poco dopo si vede il corpo del ragazzo riverso a terra senza vita, mentre una pistola è stata ritrovata su un sedile del veicolo. Brandon Johnson, sindaco della città, ha promesso la massima collaborazione per fare luce sulla vicenda e punire gli eventuali responsabili. Purtroppo si continuano a registrare casi di afroamericani uccisi in circostanze poco chiare, come il 38enne di colore morto in California dopo essere stato fermato per un controllo stradale.

Intanto gli agenti coinvolti sono stati congedati per un mese, mentre al poliziotto ferito è stato estratto dal polso il proiettile esploso da Reed. Il medico legale della contea di Cook ha confermato che il ragazzo è morto per ferite da arma da fuoco multiple e il procuratore dello Stato attende di avere maggiori informazioni per capire se gli agenti hanno seguito il protocollo o se hanno abusato della loro posizione.

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